E' l'avvocato Mara Lori a presentare la domanda. Si è battuto principalmente, nei confronti del giudice, sul seguente argomento: è vero che sono di proprietà pubblica, ma le Terme di Salsomaggiore e Tabiano spa, sono un soggetto indipendente che si trova a tutti gli effetti sul mercato libero.
Secondo indiscrezioni tale concordato sarebbe diretto a tutelare accanto ai soci anche la Regione Emilia
Stando a ciò che si dice, tale concordato tutelerebbe non solo i creditori, bensì tra i soci, la Regione Emilia-Romagna, la quale anni addietro aveva deciso di firmare una lettera di patronage per garantire dei finanziamenti alle Terme. Però, questa lettera, in assenza di concordato potrebbe avere un costo eccessivo per l'ente di Bologna.
La domanda di concordato preventivo è stata sottoscrita dal presidente di Terme Massimo Garibaldi. Al suo interno si può leggere che il concordato potrà essere attivato solo se saranno i creditore ad accettare lo scioglimento imminenente di un contratto di leasing che era stato sottoscritto nel 2009. E' il leasing sottoposto a garanzia con il patrocinio regionale. Un argomento molto importante.
La vicenda relativa alle società controllate
Il 2009 è l'anno in cui l'hotel Valentini fu completamente sottoposto a ristrutturazione. Vennero costruite due piscine interne e dalle Terme di Salso si arrivò alla società controllata Compagnia delle Terme, avente un valore di 12.240.000 euro; la società controllata ha poi ceduto le Terme di Salso in leasing a quattro banche – Credit Agricole, Abf, Monte Paschi e Carige –, affinché si potessero recuperare i soldi con i quali andare a pagare l’acquisto. Terme ha poi immediatamente ceduto alla sua società circa 3,8 milioni per quella che doveva essere la prima rata del leasing.
Dopo un anno il Valentini finisce nuovamente alle Terme di Salso, le quale hanno al loro interno la controllata e con loro anche i debiti nei confronti degli istituti di credito. L'operazione ha avuto lo scopo di fa sì che le Terme ha guadagnato soldi al fine di poter immediatamente compensare i debiti, dare inizio a dei nuovi lavori e creare una plusvalenza di 4.720.000 euro che poteva essere impiegata immediatamente sul bilancio. C'è stato poi il vincolo dell’obbligo di corrispondere per circa 18 anni un affitto di 720mila euro al fine di condurre ad estinzione il leasing. Tale obbligo è ancora presente, sebbene sia diminuito a 645mila euro annui: ci sono da pagare ancora 8.148.814,03.
Come viene giustificata la presenza della Regione
La Regione quale compito ha? Il leasing appunto e la sua garanzia che avvenne attraverso Bologna. Se Terme non paga sarà la Regione a rimetterci, ecco il gran problema.
Lo scorso gennaio si era parlato della possibilità di addivenire alla presentazione (parole di Garibaldi) di una richiesta per escutere la garanzia che la Regione aveva rilasciato. Poco dopo la Regione decise di approvare un piano per cedere le attività di Terme di Salso, chiudendo lo sguardo sul modo in cui è avvenuta la selezione di chi si occuperà delle attivita delle Terme e dell'albergo.
Terme ha presentato la richiesta per la cancellazione del contratto di leasing relativo al concordato. Con la mancanza di quel contratto, la Regione sarebbe fuori da ogni responsabilità. Si tratta di una grande opportunità per il socio che al contrario potrebbe dover sborsare ben più di 8 milioni.
Le perdite di Terme sono state diverse fino al 2014. Il concordato è una sorta di ancora di sicurezza per arrivare al tamponamento della situazione debitoria. Il 2011è l'anno della prima moratoria sui debiti, con scadenze che erano state sottoposte ad un rinvio triennale, nel 2012 c'è stata una una nuova moratoria e le banche avevano prestato altro denaro al fine di compensare il Tfr dei lavoratori licenziati e nel 2013 una terza moratoria durata sino al 2014, dove ci sono stati degli accordi di ristrutturazione. Adesso bisogna capire che una volta avvenuto il concordato, la lettera di patronage che farà?
La Regione si è occupata di aiutare le Terme, come quelle di Salso e di Tabiano sono state unite, nel 1999, lo Stato aveva autorizzato la Regione Emilia Romagna al versamento di un miliardo di lire per poter occuparsi del rilancio del comparto. La Regione copre ancora l'aumentyo di capitale nel 2010, con due milioni di euro che vanno a coprire alcuni conti. Nel 2009 era stato realizzato il centro benessere Mari d'Oriente che aveva avuto un costo di 2,6 milioni. Bologna sarà ancora disposta a pagare?