Dopo l'ok al concordato in continuità, la proprietà dell'azienda tessile comasca al lavoro per ridurre gli esuberi e tornare a crescere
A meno di un mese dal via libera al concordato in continuità aziendale ottenuto dal Tribunale di Como, il gruppo Canepa, storica azienda tessile lombarda, è al lavoro per rilanciare la produzione e ridurre gli esuberi quanto più possibile. Sul piano di rilancio è all'opera direttamente Michele Canepa che da pochi mesi ha acquisito tutte le società del Gruppo Canepa da DeA Capital Alternative Funds Sgr, entrata con quote di maggioranza a giugno 2018: "Ci stiamo confrontando a tempo pieno con le organizzazioni sindacali per trovare delle soluzioni volte ad attenuare l’impatto del nuovo piano industriale sul fronte occupazionale e contenere il più possibile gli esuberi del personale in eccesso" ha ribadito alla stampa locale Canepa dopo l'ok al concordato. Da oltre 60 anni, ma con origini che risalgono alla fine del ‘700, Canepa rappresenta una delle più prestigiose realtà industriali tessili, specializzata nella produzione di tessuti di pregio 100% Made in Italy per le principali maisons della moda internazionale e per i grandi marchi del retail e dello sportswear oltre che dell’arredamento. Al momento sono previsti 63 esuberi, la metà di quelli annunciati un anno fa dall'ex proprietà Dea Capital, ma Canepa confida di poter limare ancora quel numero. Il 2 luglio scorso, intanto, è partita ufficialmente la procedura di mobilità mentre i dipendenti, dai 469 del luglio scorso sono già calati di circa 100 unità. Tanti, infatti, hanno lasciato il posto per via delle incertezze sul futuro trovando nuova occupazione nel comparto tessile dove la professionalità e specializzazione è molto richiesta.