A Cassino la Procura Generale della Corte dei Conti di Roma ha disposto il sequestro conservativo dei beni immobili nei confronti di otto componenti della giunta Scittarelli bis, di un dirigente e dell'ex segretario generale del comune di Cassino. Il provvedimento è venuto fuori al termine di una lunga e delicatissima inchiesta, durata circa oltre tre mesi, condotta dal nucleo di Polizia Tributaria della Compagnia della Guardia di Finanza di Cassino presso l'assessorato alle finanze e l'ufficio tributi del palazzo di piazza De Gasperi, relativa ad un atto della giunta municipale, la delibera numero 403 del 27 settembre del 2007, che di fatto avrebbe quasi quadruplicato l'aggio sulla riscossione ordinaria dei tributi riconosciuto all'ex società concessionaria della gestione denominata Gosaf, passato da circa l'uno al 3,90%, con un aggravio di costi per il comune di Cassino, dal 2008 al 2011, quantificato in oltre 200mila euro l'anno, per un ammontare complessivo di circa 1 milione di euro.
Con la delibera del settembre 2007 "atto di indirizzo per reductio ad equitatem del contratto stipulato in esecuzione della delibera numero 332 del 2006", la giunta municipale aveva determinato, data la nota con cui la Gosaf aveva chiesto la riparametrazione degli aspetti economici del contratto vigente, di ricondurre ad equità il contratto già stipulato in esecuzione della delibera 332/2006, fissando quale parametro unico per determinare il compenso spettante alla ditta nella misura del 3,90% degli incassi conseguiti per Ici e Tarsu, stabilendo però che in detta rideterminazione rientrassero quali incombenze a carico della ditta la esecuzione delle necessità di questo Ente in premessa evidenziate, nonché la possibilità per l'Ente di usufruire all'inizio di ogni esercizio delle anticipazioni dell'80% del Ruolo Tarsu parametrato a quello dell'anno precedente, senza tenere conto della data in cui lo stesso ruolo verrà posto in riscossione. A conclusione degli accertamenti effettuati la Guardia di Finanza avrebbe notificato, tra lo scorso fine settimana e la giornata di ieri, i provvedimenti di sequestro conservativo ai diretti interessati e trascritto le notifiche presso la conservatoria dei registri immobiliari.
Il giudice della Corte dei Conti Andrea Lupi, stando a quanto prevede la consultazione del ruolo dell'udienza monocratica del 30 luglio 2014, pubblicato sul sito della Corte dei Conti (giudizio numero 73711), sarà chiamato a decidere sulla conferma o meno del sequestro ad istanza della Procura della Repubblica, nei confronti dell'ex sindaco Bruno Vincenzo Scittarelli, degli ex assessori Vincenzo Tiseo, Mario Valente, Ranieri Fella, Antonio Valente, Angelo Panaccione, Anna Rita Terenzio, del dirigente Antonio Paolo Rossi e del segretario generale dell'epoca Michele Fragnoli. Gli stessi amministratori e dirigenti elencati nella delibera numero 403 del 2007 che costituiva l'atto politico di indirizzo ai dirigenti con il quale è stato aumentato l'aggio alla società concessionaria.