Ai lavori hanno partecipato: il prefetto Annunziato Vardè, il questore Giuseppe Gammino, il colonnello della Guardia di finanza Alessandro Cavalli e il colonnello dell’Arma dei Carabinieri, Salvo Gagliano. Il messaggio è chiaro: ascolteremo le vostre istanze ma vogliamo le denunce per bloccare lo sciacallaggio sulle esecuzioni immobiliari.
La malavita potrebbe, infatti, seguire questa strada.
Molti professionisti sono all’erta, la macchina dei controlli è viva. L’ultimo caso ha visto come protagonista un imprenditore vittoriese che vende ceramica e sanitari per la casa, in difficoltà economiche. La sua casa di 120 metri quadri e un garage del valore di oltre 100 mila sono stati venduti al prezzo di 15 mila, ad una commercialista vittoriese.
La suddetta è stata contattata dalla famiglia per rivendere la casa. Dopo l’iniziale rifiuto ci si è accordati per rivenderla, grazie all’intervento dell’assessore Fiore, dopo avere dichiarato una prima disponibilità ad affittarla. Presenti anche una serie di imprenditori.
Il questore Gammino, i colonnelli Gagliano e Cavalli hanno spiegato che senza denunce sulla turbativa d’asta ed usura, non si arriva a nulla. Al contrario i casi si possono risolvere anche in poche ore.
Molto gradito è stato l’intervento di Gaetano Malannino, imprenditore agricolo noto per le sue proteste. “Le aste devono essere bloccate per evitare che dietro vi si nasconda la malavita organizzata. Se le imprese ci vengono espropriate, chi paga i nostri debiti? Le aziende chiudono perché siamo stritolati dalle lobby. Fermate l’asta sulla prima casa e sull’attività lavorativa” ha affermato quest’ultimo.
Il fenomeno delle aste giudiziarie è seguito non solo da Marco Rota, sostituto procuratore, ma anche da Carmelo Petralia, procuratore capo che ha ritenuto di dover informare la stampa in prima persona, man mano che si svilupperanno le indagini. Non vi devono essere fughe di notizie, né tantomeno si deve fare di tutta un erba un fascio quando si parla di avvocati e simili.
La necessità maggiore ricade sul parlamento e sulle regioni: bisogna eliminare l’anomalia del sistema legislativo che continua a consentire una speculazione sulle esecuzioni immobiliari.