Incredibile risultato per un'asta che si è svolta in Piemonte, con un uomo di Hong Kong che si è aggiudicato un ambito bottino, ovvero un lotto di tartufo bianco che è stato battuto al prezzo di 184 mila euro. In realtà, non dovrebbe stupire un tale risultato, perché questo ingrediente, di eccellenza italiana, è una prelibatezza che in molti vorrebbero provare.
Ma perché questo lotto di tartufo bianco ha battuto ogni record? Chi è riuscito ad aggiudicarselo? Cerchiamo di approfondire la questione, così da comprendere il vero valore di una specialità italiana ricercata in tutto il mondo.
L'asta mondiale dov'è stato venduto il tartufo bianco
Come prima cosa, occorre sapere che l'asta nella quale è stato venduto il tartufo bianco era un evento di rilevanza internazionale. Nel dettaglio, hanno partecipato imprenditori e amanti della buona cucina, che volevano assaporare il gusto unico del tartufo italiano, da Hong Kong, Singapore, Qatar, Vienna e Corea del Sud. L'asta si è svolta in una location unica e meravigliosa, vale a dire il castello di Grinzane Cavour. Alla fine, dopo una lotta all'ultima offerta, l'ha spuntata un imprenditore di Hong Kong. Per aggiudicarsi l'ambito premio, l'uomo ha dovuto sborsare un totale pari a 184 mila euro. Si tratta di un record visto che nessun tartufo bianco aveva mai raggiunto queste cifre a livello internazionale. Tuttavia, si tratta di soldi davvero ben spesi perché l'imprenditore che ha vinto l'asta, oltre a ottenere una** trifola di 700 grammi**, ha ricevuto anche un secondo esemplare di 250 grammi. Una bella sorpresa, che sicuramente avrà fatto felice l'uomo di Hong Kong. Inoltre, questo risultato stabilisce un precedente importante. Infatti, ora che questa specialità è stata venduta a una cifra così elevata, sicuramente è lecito pensare che anche altri alimenti in futuro possano essere messi all'asta a prezzi incredibilmente alti.
Il tartufo bianco come eccellenza italiana e ambasciatore nel mondo
L'asta mondiale si è svolta ad Alba, in provincia di Cuneo, un luogo simbolo perché qui la specialità alimentare del tartufo bianco viene coltivata e curata a poco a poco. Questo evento è conosciuto in tutto il mondo ed è proprio per tale ragione che tantissimi investitori provenienti da ogni parte del globo si sono riuniti anche in collegamento per aggiudicarsi l'ambito premio. L'asta era stata organizzata a fini benefici dall'Enoteca Regionale Piemontese Cavour, ovviamente con la collaborazione ed il supporto della Regione Piemonte, dell'ENIT e dell'Ente Turismo Langhe Monferrato Roero. Hanno partecipato all'organizzazione di questo evento significativo per la cucina italiana anche l'Ordine dei Cavalieri del Tartufo e dei Vini di Alba e altre associazioni che hanno come scopo quello di salvaguardare tale specialità. In totale dall'asta sono stati ricavati 604.600 euro. Questi soldi verranno destinati a progetti solidali in diverse parti del pianeta. Si può affermare quindi, che, tale alimento sia davvero un ambasciatore italiano nel mondo. A confermare questa definizione ci ha pensato anche Fabio Carosso, assessore e vicepresidente del Piemonte. In merito a tale argomento così importante per il territorio, il vicepresidente ha dichiarato in modo solenne e orgoglioso come l'asta del tartufo rappresenti «uno dei momenti più attesi dell'autunno in Piemonte». Ancora, ha aggiunto che questa è «un'occasione per consolidare» alcuni dei legami internazionali con tutti coloro che sono innamorati della Regione Piemonte. Insomma, un appuntamento davvero speciale che ha sicuramente reso onore al made in Italy e all'elevata qualità in ambito alimentare del nostro paese.
Le tante ricette che si possono fare con questo ingrediente
Ma perché questo alimento è così ricercato? In effetti, sono tante le preparazioni che si possono realizzare. Ristoranti e attività fanno a gara per creare ricette con questo ingrediente e riuscire a stupire i propri clienti. Ad esempio, una ricetta molto apprezzata è sicuramente quella dei tagliolini con questo alimento dal gusto unico e pungente, una vera delizia per il palato. Se preparata da mani esperte, si rivela una pietanza che può essere decisamente indimenticabile. Un'alternativa che bisogna provare è quella realizzata con le fettuccine. Simili ai tagliolini, le fettuccine sono più spesse e molte volte vengono preferite per la loro consistenza. Non può mancare poi il risotto in bianco arricchito con questo ingrediente speciale, capace di conferire ulteriore sapore a un piatto corposo. Allo stesso tempo, il tartufo bianco può sposarsi alla perfezione con il purè di patate. Questo mix all'apparenza poco consigliato è in realtà in grado di sprigionare un gusto davvero originale. In molti adorano provare la fonduta di formaggio arricchita con i tartufi. Infatti, questa ricetta è perfetta per esaltare il profumo della specialità bianca. È importante però scegliere un formaggio che non sia troppo pungente, ma abbia un sapore rotondo. Infine, sono da provare anche i Tajarin. Si tratta di un piatto tipico della tradizione piemontese, a base di tartufi bianchi, tagliatelle all'uovo sottili, parmigiano e burro.
I record delle eccellenze italiane all'asta
Questo dell'asta mondiale che si è tenuta ad Alba è solo l'ultimo dei tanti record che hanno visto come protagonisti le eccellenze italiane. Recentemente, infatti, un altro cimelio della cultura e della tradizione nostrana è stato battuto per una cifra da primato. Si tratta della prima edizione de «Le avventure di Pinocchio di Carlo Collodi». Questo tesoro della letteratura mondiale è ricercato da tantissimi investitori e collezionisti ed è proprio per questo che è stato messo all'asta. Quando si parla di prodotti italiani poi, è impossibile non pensare ai vini. I grandi vini italiani sono un'altra eccellenza che si può ritrovare nella tradizione del Piemonte e delle Langhe. A Firenze, qualche mese fa, è stata battuta all'asta una bottiglia di vino Musigny Domaine Leroy del 2008 per la cifra record di 67.375 euro. Un vero primato, battuto alla casa d'aste fiorentina Pandolfini. Fra le eccellenze italiane da record vendute tramite asta segnaliamo pure La Sentinella di Venezia, un'opera in vetro artistico. Questa meraviglia nata dalla collaborazione tra Venini e Thomas Stearns è stata battuta per una somma di 737 mila dollari ed è diventato il vetro di Murano più pagato di sempre.