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Crac CMV, all'asta l'ex Eridania e l'ex Ciak di Forlì


I due immobili abbandonati da anni andranno all'incanto

Da decenni attendono una seconda chance, una seconda vita. Una nuova opportunità che per l’ex zuccherificio Eridania e l’ex Teatro Romagna poi cinema Ciak di Forlì (FC), perfetti esempi di archeologia industriale, potrebbe giungere dalle aste pubbliche che nei prossimi mesi verranno indette dal Tribunale di Rimini

Nel fallimento un pacchetto immobiliare da 159 lotti

I due giganti abbandonati erano infatti di proprietà della Cooperativa Muratori Verucchio (CMV) il cui fallimento, come da noi anticipato ieri, è stato dichiarato venerdì scorso dal Tribunale riminese. Un crac da 275 milioni di euro, a tanto ammonta il passivo della coop, che i curatori ora sperano in parte di coprire vendendo all’asta il corposo pacchetto immobiliare, composto da 159 lotti. Tra questi, appunto, anche l’ex Eridania e l’ex cinema Ciak. A ricapitolare le travagliate vicende dei due immobili è l’edizione odierna del Resto del Carlino di Forlì.

Sia l'ex zuccherificio che l'ex cinema acquistati dalla coop poco prima della crisi del mattone

Sia l’ex zuccherificio di viale Vittorio Veneto che l’ex cinematografo di via Episcopio Vecchio furono comprati dalla coop edile riminese tra il 2006 e il 2007, prima che scoppiasse la pesantissima crisi del mattone. L’ex stabilimento per la produzione e il confezionamento dello zucchero ha ‘sfornato’ l’ultima bustina nel 1972 poi ha chiuso i battenti. In questi decenni tanti i progetti presentati per l’area con l’obiettivo di riqualificarla, ma non se ne è mai fatto nulla, sia per via della congiuntura economica sfavorevole che a causa dei vincoli urbanistico-architettonici che insistono sull’immobile, tutelato in quanto esempio di archeologia industriale. Il Comune di Forlì, al fine di incentivare il recupero dell’area, ha previsto nei propri strumenti urbanistici la possibilità di costruirvi un centro commerciale non alimentare di 2.500 mq, ma i costi - tra demolizione, restauro e ricostruzione - hanno sempre tenuto eventuali investitori alla larga. Meglio non è andata all’ex cinema Ciak. La CMV l’aveva appena acquistato avviando le opere di restauro poi, era il 2007, la crisi aveva ‘congelato il cantiere’. Oggi del cinema resta uno scheletro vuoto e degradato, più volte finito nel mirino dei residenti che ne chiedono la demolizione. 

Le prime aste in programma non prima di sei mesi

Con il fallimento della proprietà adesso si riparte nuovamente da zero ed entrambe le aree finiranno all’incanto. La prima udienza coi creditori della cooperativa riminese è in programma il 23 febbraio, ma per le prime vendite occorrerà attendere almeno sei mesi, almeno secondo quanto affermano i curatori fallimentari, i commercialisti Fabrizio Tentoni ed Ettore Trippitelli, al quotidiano bolognese.


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