L’amministrazione del comune di Roma ha approvato una lista di appartamenti e negozi che sono stati distribuiti nelle varie zone cittadine, da mettere all’asta. Nell’elenco sono presenti 597 unità immobiliari, di cui 295 residenziali e 302 non residenziali, almeno metà di questi è situato in zone molto centrali.
Il provvedimento sta arrivando all’assemblea della città in questi giorni. Successivamente gli uffici comunali procederanno ad organizzare le procedure di gare che decolleranno sicuramente poco dopo aver approvato il provvedimento. Ciò dovrebbe avvenire entro la primavera.
Si sta immaginando un incasso pari a 247 milioni di euro per l’amministrazione comunale. La cifra potrebbe variare a causa della vendita all’asta e sul mercato potranno raggiungere un prezzo maggiore o inferiore rispetto alle stime iniziali, anche in base alla location e alle condizioni dei medesimi.
Vendendo il Campidoglio si spera di recuperare delle risorse che possano far fronte ad un piano di housing sociale al fine di limitare l’emergenza casa, facendo riferimento a nuove risorse.
Momentaneamente gli immobili residenziali che il Campidoglio vuole vendere sono affittati mediamente a 200 euro al mese e producono un reddito pari a circa 60mila euro l'anno. Per quanto concerne quelli non residenziali sono affittati a circa 4-500 euro l'uno e vanno a produrre un reddito annuo complessivo di circa 130mila euro.
Ci sono dei prezzi minori rispetti a quelli di mercato, che riguardano vecchi o vecchissimo contratti di locazione, in zone pregevoli come via del Colosseo, largo Corrado Ricci, Trastevere, Prati, Borgo Pio, dove il Comune possiede in locazione almeno un centinaio degli immobili che saranno messi all'asta.
Le aste che il Campidoglio andrà a bandire per la vendita degli immobili saranno di due tipologie: quelle che riguardano la dismissione degli immobili residenziali, dove gli inquilini eventualmente residenti hanno un diritto di prelazione con clausole di salvaguardia per le famiglie a basso reddito, e quelle sulla cessione degli immobili non residenziali, che saranno direttamente venduti al miglior offerente.
Perché avvenga la vendita, bisogna considerare due elementi che giocheranno sicuramente a sfavore delle quotazioni. Da un lato, la quasi totalità degli immobili che il Campidoglio metterà all'asta è già occupato e con contratti di locazione molto datati, con residenti in buona che per la maggiore sono anziani. Dall'altro, ci sono azioni stragiudiziali pendenti: per lo più procedure di sfratto a carico di inquilini morosi. Le azioni stragiudiziali competono morosità, occupazioni senza titolo, locazioni da regolarizzare e, in alcuni casi, anche inquilini che hanno fatto causa al Comune per irregolarità varie.