Dallo Stato tedesco un maxi prestito anti-crisi coronavirus per Adidas. Il colosso di abbigliamento e articoli sportivi, una delle aziende top della Germania, pur disponendo al 31 dicembre scorso di un flusso di cassa netto pari a 873 milioni di euro, ha ottenuto risorse fresche per 3 miliardi di euro: 2,4 dalla banca pubblica tedesca KfW e altri 600 milioni da un consorzio di banche partner, tra le quali anche Unicredit e Bank of America. Adidas, numero due al mondo nel comparto scarpe e abbigliamento sportivo, aveva spiegato pubblicamente come il 'lockdown' globale creasse seri problemi anche alle aziende in salute, tanto da annunciare, prima di essere travolto dalle critiche dell'opinione pubblica, l'intenzione di non pagare gli affitti dei propri negozi sino a giugno 2020. Tornata sui suoi passi, l'azienda ha incassato l'aiuto di Stato impegnandosi a rimborsare il prestito entro luglio 2021. Non solo, il gruppo, fatturato da 23,6 miliardi di euro nel 2019, utile da quasi 2 miliardi e 60 mila dipendenti, ha sì ottenuto il prestito ma ad alcune condizioni, già attuate: taglio della remunerazione dei dirigenti, sospensione del pagamento dei dividendi per tutta la durata del prestito, stop al riacquisto delle azioni Adidas e al pagamento dei bonus 2020 a breve e lungo termine per i membri del consiglio di amministrazione. L'azienda ha già rivisto al ribasso le performance dell'anno in corso, con la crescita delle vendite inizialmente stimata in un +7% decisamente ridimensionata (le nuove previsioni saranno al centro della 'trimestrale' che verrà resa pubblica il 27 aprile prossimo. Il sostegno pubblico, dunque, non si è fatto attendere tanto che il maxi prestito è arrivato in pochi giorni nelle casse di Adidas. Ma il governo Merkel si è dimostrato generoso e rapido anche con i più piccoli, garantendo anche alle Pmi liquidità in piena crisi, con aiuti economici fino a 10 mila euro erogati in poche settimane.