Sono mesi cruciali e difficili, questi, per il glorioso marchio della pasta italiana.
Mentre si stanno decidendo le sorti dei lavoratori, ancora non è ben definito il tribunale di competenza per la gestione della procedura. Oltre al tribunale di Perugia infatti, pare ci sia la possibilità che la gestione venga attribuita a quello di Crotone, sono queste infatti, le sedi in ballottaggio.
Visto che sono passati ormai due mesi per la decisione, sono in fribillazione tutte le maestranze, si perchè nel frattempo sono già scaduti i termini di mobilità per i 30 lavoratori sotto i 30 anni, che era stata richiesta inizialmente.
Molti sperano anche in un concordato che faccia in modo di proseguire la vita dell'azienda, coinvolgendo magari, i creditori stessi. La speranza però è vana, considerata anche la vicenda di una cordata laziale, che avrebbe dovuto prendere in mano le redini della situazione, e che a detta dell'amministratore, di Latina, si è incagliata per imprecisati problemi burocratici.
Già da tempo ormai, sono cominciati i primi segnali di nervosismo, fra le aziende clienti, straniere ed affezionate al marchio di Sant'Eraclio, che non si sono più viste fornire la merce, lasciando disattese domande e richieste di chiarimenti.