Pignoramenti

Equitalia: dal 16 aprile pignoramenti anche di cani e gatti


E’ stata una vicenda molto complicata, con un aspetto tecnico ed una prassi abbastanza differente.
Il punto è questo: nell’elenco dei beni “oggetto di pignoramento” del riscossore, come Equitalia, ci finiscono, comunque, anche gli animali domestici.
Dunque, in ogni caso possono essere sottoposti a sequestro, in quanto, come abbiamo visto, sono considerati fonti di reddito. A conferma di tutto ciò, risponde un ufficiale giudiziario intervistato nella trasmissione  di Raitre “Ballarò”, il 16 aprile 2014: “Si possono pignorare anche i cani” aveva affermato.

La nostra è una legislazione più complessa: per il codice civile, gli animali sono “res”, proprio come un’auto o un vestito e non detentori di diritti o sentimenti.
Non dimentichiamo, però, che una cosa perché possa essere sottoposta a pignoramento deve poter essere valutata. Non può essere assegnato, dunque, un valore economico a un animale domestico, cosa invece possibile per gli animali da stalla. Questo accade in quanto il suo valore è esclusivamente affettivo ad eccezione dei casi in cui si ha a che fare con animali che sono di razza o campioni del settore. In questo caso il pignoramento può farsi su carta ma nella pratica non avviene mai.
C’è un rischio preciso, ovvero, quello della ritorsione sull’affetto che vieta a un ufficiale giudiziario di pignorare tutto ciò che può avere un valore affettivo (come ad esempio le fedi nuziali o gli oggetti sacri) per evitare che l’azione di pignoramento si trasformi in una sorta di ritorsione psicologica sul debitore.

La Brambilla è scesa subito in campo

A scendere in campo contro la pignorabilità di “beni” è intervenuta Michela Vittoria Brambilla ex ministro del Turismo e considerata da sempre una donna di carattere quando si parla di diritti degli animali. L’onorevole di Forza Italia aveva già presentato all’inizio della legislatura un provvedimento in materia, mediante l’introduzione di un bis all’articolo 2911, quello che elenca oggetti e soggetti animati che non possono essere oggetto di pignoramento. Queste le parole della Brambilla: “Ormai si è affermata una nuova sensibilità collettiva. Gli animali domestici sono considerati alla stregua di veri e propri componenti della famiglia. Le loro esigenze vanno rispettate. Purtroppo, però, negli ultimi anni, in più di una vertenza giudiziaria, molti animali domestici sono stati pignorati e messi all’asta e sono finiti nelle mani di chiunque, esattamente come succede per auto e mobili o per qualunque altro oggetto superfluo”.


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