Descrizione
Quota di 1/1 della Piena Proprietà dell’abitazione di tipo villino bifamiliare in Acquapendente (VT) Predio cavallino nc. 63/a distinto al N.C.E.U. al foglio 84 mappale 99 subalterno 4 graffato con il subalterno 7 di categoria catastale A/7 di classe 2a consistenza vani 8 con superficie catastale riportata metri quadrati 175 e, Quota di 2/4 della Piena Proprietà il bene comune non censibile identificato quale strada di accesso all’immobile distinto al foglio 84 mappale 99 subalterno 6.
L’immobile, posto al piano terreno di un fabbricato a destinazione villino bifamiliare, è composto da un soggiorno d’entrata, un’ampia cucina abitabile, una camera da letto matrimoniale con annesso bagno, a destra dall’ingresso si accede ad un corridoio che serve tre camere da letto e un bagno in fondo allo stesso.
All’esterno dell’unità abitativa troviamo una corte esclusiva, un porticato in legno e un piccolo locale ripostiglio. Sul porticato esterno insistono alcune finestre con affacci della proprietà confinante. Sul retro rispetto all’ingresso, c’è un accesso ad un area coperta che può essere ricondotta ad intercapedine sottostante
l’abitazione, quest’area è completamente ispezionabile pur avendo altezze medie da circa 1,85 ml a 1,45 ml.
L’unità abitativa è conforme sotto l’aspetto urbanistico, non è riportato graficamente il volume tecnico dato dall’intercapedine sottostate l’abitazione. Per le autorizzazioni e depositi strutturali riferite alla Dichiarazione di Inizio Attività edilizia, si è riscontrata una anomalia nell’inoltro della pratica presso la Regione Lazio, Ufficio Regionale Infrastrutture Area Genio Civile di Viterbo in quanto, l’istanza non è stata fatta come sanatoria di una situazione già in essere, ma come pratica ordinaria. Per questo motivo la Regione Lazio, Ufficio Regionale Infrastrutture Area Genio Civile di Viterbo, come da protocollo, ha effettuato la normale istruttoria inviando, a termine, al Comune di Acquapendente l’atto di deposito rubricato al n. 669/09/S, con protocollo n. 121009 del 06/08/2009. Lo stesso Comune ha ricevuto tale documento protocollandolo in data 22/08/2009 al n. 9159. Dall’analisi della documentazione in essere presso il Genio Civile di Viterbo, si da riscontro che l’iter è ancora aperto in attesa di relazione a struttura ultimata da parte del Direttore dei Lavori e del successivo collaudo statico. Essendo, la domanda, viziata nella forma, in quanto l’istanza urbanistica è stata fatta in sanatoria su lavori precedentemente eseguiti, non esiste la figura del Direttore dei Lavori e quindi non è possibile dar corso alle richieste poste da Genio Civile per chiudere la pratica. Quale risoluzione necessita o di presentazione di nuova pratica in sanatoria per la sola parte strutturale trattata nell’intervento o di interazione con l’Ufficio del Genio Civile di un tecnico strutturista che relazioni in merito alla conformità strutturale di quanto denunciato con D.I.A. ed esegua un collaudo statico. Per l’abitazione trattata non esiste dichiarazione di agibilità. Per tutte le evenienze sopra citate, si possono indicare come onorari e spese da corrispondere al fine di gestire e concludere l’iter € 10000,00.
L’immobile confina con: ………………………., salvo altri.
Per il Bene comune (subalterno 6) all’intera particella 99, non sono state rilevate quote millesimali in essere.
L’immobile è attualmente occupato dall’esecutata e dal proprio nucleo familiare.
Valore Stimato: € 136537,50 a detrarre Oneri per l’adeguamento allo stato rilevato per regolarizzazione Urbanistica, comprensive di oneri dovuti, spese tecniche per redazione pratica € 10000,00. Prezzo d’asta € 126537,50 arrotondato a € 126.500,00.
