Ora la Regione Sicilia, come vorrebbe il neo assessore Sgarbi, ha 60 giorni di tempo per esercitare il diritto di prelazione pareggiando l'offerta del privato che si è aggiudicato l'asta
Vi ricordate il Castello di Schisò, lo splendido complesso del XIII secolo che si affaccia sulla baia di Giardini Naxos? Ve ne avevamo parlato alcuni giorni fa annunciando l'asta pubblica per il suo acquisto e l'interesse espresso dal neo assessore ai Beni Culturali della Regione Sicilia Vittorio Sgarbi che aveva espresso la volontà dell'ente di aggiudicarsi l'immobile storico. Alla fine l'asta si è svolta e l'imponente complesso è stato acquistato dal gruppo imprenditoriale Chincherini, già proprietario di alberghi sul Lago di Garda in Trentino e in Sicilia. Sua l'unica offerta pari ad un milione e 615mila euro, corrispondente al 25% in meno rispetto all'importo fissato a base d’asta di 2 milioni e 152 mila euro. L'immobile era stato posto in vendita nell’ambito di una procedura esecutiva immobiliare pendente innanzi al Tribunale di Messina. Il monumento, tra i più antichi della riviera messinese, è comunque sottoposto al diritto di prelazione da parte della Regione, così come previsto dall’ex art. 59 del Codice dei beni culturali. Ora la Regione ha 60 giorni di tempo per esercitare il diritto di prelazione pareggiando l'offerta del privato.