Asta Giudiziaria

Riparte da zero l’asta del Bari


Il Tribunale di Bari ha aspettato inutilmente l’acconto della Bari Football Club 1908 di Gianluca Paparesta, che avrebbe potuto potuto spingere il giudice delegato, Anna De Simone, ad anticipare di una settimana la data dell’asta, ma non ad avviare una trattativa di carattere privato.

Tra due settimane, si riparte dallo stesso piano e, come detto dal curatore fallimentare, Marcello Danisi, “sono pronti a partecipare all’asta altri interlocutori assenti alla prima, ma che da tempo hanno mostrato interesse nei confronti del Bari”.
Segnali di questo tipo, sono giunti dagli emissari del gruppo turco e dalla Ssc Bari, la società che fa leva su un fondo di investimento londinese e che ha come intermediario locale l’operatore teatrale barese, Ferdinando Pinto.

Per questi, oltre al ribasso di 800mila euro sulla base d’asta, è stato ridotto il deposito cauzionale da 3 a 2,5 milioni di euro. L’altra novità significativa è che la cifra, oltre che mediante assegno circolare, potrà essere trasferita anche attraverso bonifico bancario.

L’offerta potrà essere presentata fino alle 10,30 del 12 maggio. Eventuali rilanci dovranno partire da un minimo di 250mila euro.
Ad oggi, è previdibile una corsa a tre, ma sempre meglio non andare oltre, dopo ciò che è accaduto alla prima asta andata deserta. “A causa della rigorosa legge indiana relativa al Foreign Exchange non è stato possibile per noi per preparare un Cashier Cheque entro quel breve periodo. Tuttavia stiamo attualmente lavorando su tale questione e la speranza e’ che la questione verrà risolta entro il prossimo bando d’asta”, ha affermato in un’intervista al portale CalcioeFinanza.it, Bhaswar Goswami, Direttore Esecutivo della Celebrity Management Group, l'uomo che sta agendo in questi giorni alle spalle della Fc Bari 1908.
Per sbloccare la situazione, si starebbe monitorando la disponibilià di una banca italiana.

Ed intanto, relativamente alla questione del Bari, è tornato a parlare ieri, Antonio Matarrese, ospite della trasmissione Radio Anch’io, in onda su Radio 1. Come le altre volte, l’ex numero uno del calcio italiano ha affermato: “Mi auguro che il Bari rimanga in serie B se non oltre, anche se leggere che devono venire dall'India questi nuovi acquirenti, Paese dove hanno in ostaggio due nostri connazionali, mi da un pò da pensare. Io non mi affaccio altrimenti i tifosi dicono che ci sono i Matarrese dietro l'operazione. Stiano tranquilli, noi non ci siamo più diciamo ufficialmente.  Il buon Paparesta è l'unico che si sta muovendo. La cosa grave è che ci accusavano di non voler vendere quando si presentavano dei compratori. Eppure tutti questi compratori dove sono adesso? Ce n'era uno che è stato definito presidente tifoso come se mio fratello non fosse un presidente tifoso. Sono tutti scomparsi. Questa è una cosa che offende la città. Una città che ha avuto un'involuzione calcistica".
Non è mancato il riferimento ai tifosi: “Sì, quando siamo andati via noi, sono tornati in 33mila allo stadio, ma il biglietto costa un euro… I baresi hanno sempre detto di avercela con i Matarrese. Dimostrino di essere più bravi di noi".


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