Il commissario giudiziale chiede lo stop al concordato di Aeradria. Dalla relazione depositata presso il Tribunale, il commercialista bolognese Renato Santini, incaricato di vigilare sul procedimento, ha dato parere negativo sul piano e contestualmente richiesto di revocare il concordato stesso.
L’ausiliare dei giudici doveva assicurarsi che il piano dei creditori avrebbe tenuto al fine di salvare la società dalla, ormai, lunga congiuntura negativa.
Le cose, però, non sono andate come si pensava. Infatti, l’omologazione non è stata poi così scontata. Il commissario ha contestato sia le cifre che la capacità dell’azienda di ripartire e dare i risultati sperati.
Inoltre, ha avanzato dei ragionevoli dubbi relativi all’articolo 73 della legge fallimentare, con la possibilità quindi che vi siano stati degli atti in frode.
Lo studio della relazione, nei prossimi giorni, permetterà di capire quegli aspetti per ora noti solo al Tribunale, chiamato ad aprire il procedimento per revocare l’ammissione del concordato, dando comunicazione al pm e creditore. Si attende la fissazione dell’udienza innanzi alle parto.
Il pm Gemma Gualdi chiederà nuovamente il fallimento di Aeradria. Non è escluso che l’attenzione andrà a concentrarsi su alcuni movimenti tali da alterare la percezione dei creditori ed influenzarne il giudizio.
La società partecipata Air, intanto è già fallita e il possibile fallimento di Aeradria rende il quadro più complesso. La procura, però, sembra essere ormai chiara da mesi e non voler cambiare in alcun modo la propria idea.
C’è stata poi l’inchiesta penale sui vecchi amministratori di Aeradria per il falso in bilancio. Se il concordato non dovesse andare in porto, si passerebbe direttamente anche qui alla bancarotta.
Il tentativo di salvare la società che avanza più di cinquanta milioni di debiti, aveva visto una prima domanda di concordato, in bianco, presentata nel mese di marzo e bocciata dal tribunale a maggio.
Il piano presentato era risultato carente sotto più profili ed era stato respinto. C’è stato un secondo piano, più fortunato. Questa volta si parla di soldi assicurati dai privati, quali Carim, San Marino, Asset Banca, Italcamel e Assindustria.
Bisogna attendere ora i tempi del tribunale.