8 milioni di euro. Questa è la cifra di partenza a cui la Zip di Padova andrà, quando verrà sottoposta ad asta fallimentare il prossimo 13 maggio 2021. Una parte delle aree messe all'asta sarà aggiudicata dall'Interporto, mentre le sue strade andranno al Comune, al quale spetterà la gestione (fonte: Il Mattino di Padova).
Il fallimento di impresa concernente la Zip ha radici recenti, ma prima di tutto esamineremo la sua importanza nell'ambito dell'economia veneta di cui si è fatto cardine per decenni, per poi individuare le cause delle difficoltà economiche aggravatesi al punto che si è arrivato a compiere un passo sicuramente estremo ma necessario per ripianare i debiti che sono stati accumulati nel tempo.
Il patrimonio della Zip: in che cosa consiste?
La Zip di Padova, fondata l'11 dicembre 1956 e ufficialmente in liquidazione dal 22 gennaio 2020 (fonte: www.zip.padova.it), attualmente consta dei seguenti beni principali: un centro infanzia del valore di 1.996.000 euro; la sede dell'Anika del valore di 3.059.000 euro; i terreni dell'area della ricerca del valore di 3.067.00 euro; i terreni dell'Interporto attualmente sottoposti a trattativa privata. Da osservare che tali cifre sono solo le stime iniziali, che pertanto possono rimanere così come sono oppure aumentare nel corso dell'asta. La storia della Zip è costellata di espropri e di contestazioni ed è la testimonianza di un periodo di sviluppo industriale durato ben più di mezzo secolo. (fonte: Il Mattino di Padova).
La Zip di Padova che sarà posta ad asta fallimentare è un ente economico di matrice pubblica che annovera il Comune, la Provincia e la Camera di Commercio come soci paritari. Situato in piazza di Spagna, questo ente ha assunto il ruolo di volano per l'economia del territorio veneto e ha avuto come scopo la realizzazione di infrastrutture adeguate e l'offerta di servizi atti a facilitare l'insediamento di imprese. Nel corso dei decenni, gli scopi si sono espansi al punto che la Zip ha progettato e realizzato delle aree industriali sia in ambito italiano che in ambito estero, pur stando attenti all'equilibrio ambientale tra la produzione industriale e il terreno sede della suddetta produzione (fonte: www.zip.padova.it).
La situazione a Padova nel 2020
Come ci si è arrivati a questa asta fallimentare? Analizziamo il contesto in cui è maturata questa situazione a partire dalla situazione in cui versa la stessa città di Padova fin dagli albori della pandemia Covid-19. Il 31 gennaio del 2020, i protocolli di sicurezza erano già attivi ancor prima che il virus si diffondesse in Veneto, e tale regione, proprio a causa dell'emergenza sanitaria, ha perso quasi un milione di turisti. I primi casi risalgono a febbraio, e a fine mese Padova ha dichiarato lo stato di emergenza. Da marzo in poi, qualunque impresa che forniva servizi non essenziali ha dovuto sospendere la sua attività, e questo è stato solo l'inizio (fonte: www.rainews.it).
A maggio, è stata riportata la notizia secondo cui il Veneto ha perso 80.000 posti di lavoro complessivi, di cui 5.800 solo a Padova e provincia. Tale trend negativo riguardo all'occupazione è un dettaglio tutt'altro da trascurare, perché meno persone hanno un'occupazione, meno reddito hanno a disposizione per spenderlo presso i negozi e i servizi essenziali e non essenziali. Se le imprese guadagnano di meno, la prospettiva di contrarre dei debiti presso i loro fornitori si fa sempre più concreta (per esempio, un negozio di abbigliamento deve pagare l'affitto dei locali presso cui espone i vestiti in vendita), ed è questo che è successo alla Zip di Padova (fonte: Padova Oggi).
La situazione della Zip di Padova nel 2020
Tra le persone il cui reddito è stato intaccato dalla crisi economica causata dalla pandemia Covid-19, ci sono i 10 dipendenti della Zip, e il loro licenziamento da parte del commissario liquidatore Gianluca Orrù (il quale è già stato consulente fiscale e revisore dei conti presso alcune tra le società pubbliche e private più note in Italia) è stato solo rimandato, con grande costernazione dei sindacati che hanno così cominciato ad agire più strenuamente per salvare i loro posti di lavoro. Purtroppo, il destino dei suddetti lavoratori era in bilico già a gennaio 2020, e la pandemia non ha purtroppo migliorato le condizioni economiche dell'ente presso cui lavoravano (fonte: Il Mattino di Padova e Confapi).
I dipendenti sono per la precisione otto a tempo indeterminato e uno a tempo determinato, oltre a tre dirigenti. L'esito di tutto ciò è la nostra asta fallimentare di cui abbiamo parlato all'inizio. La liquidazione di questa società consisterà nella suddivisione in parti uguali del suo patrimonio: i terreni dentro e fuori l'area della ricerca di Corso Stati Uniti stimati a 26,68 milioni di euro (nel 2018), i capannoni e gli uffici (tra cui quelli presso cui aveva sede la Zip stessa), le azioni appartenenti ad altre partecipate, una chiesa sconsacrata e un ristorante, l'asilo della Zip e un insieme di case e di appartamenti, oltre ai cavidotti per la fibra Internet usufuita da tutta l'area. (fonte: Confapi).
Le deliberazioni sul suo futuro
L'8 gennaio del 2020, c'è stata la riunione del Consiglio Provinciale, che ha approvato in maniera unanime gli indirizzi per la liquidazione della Zip, poiché l'ente stesso ha cessato la sua funzione. Il presidente Fabio Bui ha dichiarato che questa decisione è stata presa prendendo in considerazione il personale che a questo punto è ormai prossimo a essere mandato a casa, ragion per cui è stato per l'appunto proposto un emendamento con cui i soci dovranno fare tutto il possibile per ricollocare tale personale altrove prima che si concludano i procedimenti di liquidazione, e questo emendamento è stato condiviso sia con la CCIAA che con il Comune di Padova (fonte: Provincia di Padova).
La Zip e la sua asta fallimentare
Questo evento che si terrà luogo il 13 maggio non determinerà solo il destino finale della Zip di Padova, ma anche il futuro economico di Padova stessa. Non è detto che i beni saranno tutti acquisiti durante l'asta, anche se è auspicabile che almeno gran parte di essi verranno pagati di più rispetto al prezzo fissato inizialmente. Ma chiunque si troverà a gestire ogni singola ex proprietà della Zip dovrà tenere in considerazione la situazione economica in cui versano i cittadini di Padova e provincia. L'unica cosa di cui c'è certezza al momento è il fatto che tutto procederà tra mille incertezze. Ed è tuttora ignoto il destino degli ex dipendenti dell'ente messo all'asta (fonte: Il Mattino di Padova).