Il curatore fallimentare Vincenzo Piazza ha parlato di debiti pari a oltre 63 milioni. Arriva, dunque, la conferma del "paracadute retrocesse".
Parma Fc: è giunta la dichiarazione di fallimento della Eventi sportivi, una notizia che di certo non giunge inaspettata
E' arrivata la dichiarazione di fallimento della società Eventi Sportivi Spa, l'azienda che deteneva il possesso del 90% del Parma Fc e che dalla nota proprietà di Tommaso Ghirardi era stata passata prima alla Dastraso Holding e poi a Giampietro Manenti.
Dopo l'udienza pre-fallimentare dei giorni scorsi, di cui tanto si era parlato, è poi arrivata la sentenza: Vincenzo Piazza ha ricevuto la nomina di curatore fallimentare. Piazza è un ex revisore del Comune di Parma e commissario giudiziale del Consorzio Agrario e il suo nome era già stato immessoo nella lista dei possibili candidati per il ruolo poi preso da Anedda e Guiotto, i curatori del Parma Fc.
Con la sentenza il Parma potrebbe recuperare il centro sportivo divenendo sicuramente più appetibile per un futuro compratore
Sembra essere molto plausibile che, grazie a tale decisione, il Parma possa in questo modo riuscire a recuperare il possesso del centro sportivo di Collecchio, dato che finirebbe per rendere la società crociata molto più interessante per un possibile compratore.
Debiti per circa 63 milioni di euro, uno stato di insolvenza di chiaro non poco conto
I debiti in totale vanno oltre 63 milioni di euro: e si legge nella sentenza "lo stato di insolvenza appare conclamato ed irreversibile" con una "situazione debitoria complessiva, secondo le risultanze del bilancio al 30 giugno 2014, ultimo rendiconto disponibile, di euro 63.786.083, a fronte di un attivo patrimoniale di circa euro 12 milioni".
E' stata respinta l'istanza di competenza territoriale
E' stata rigettata l'istanza di competenza territoriale sottoposta dal legale di Manenti, Antonio Palmieri, cheaveva individuato come Tribunale competente quello di Brescia (città dove ha sede legale la Eventi Sportivi spa). Il tribunale di Parma ha respinto, però, la richiesta, motivandola in questo modo "secondo la costante interpretazione che identifica la sede principale con il luogo in cui si svolge prevalentemente l'attività amministrativa e direttiva dell'impresa, ossia dove si trova il centro propulsore dell'attività".
Il giudice ha rigettato anche l'istanza avanzata da Palmieri per richiedere un termine per presentare una richiesta di concordato in bianco, che avrebbe concesso a Manenti di mantenere la società per altri 60 giorni. Il legale aveva sottolineato la volontà di Manenti di procedere all'acquisizione del Parma.
La vendita all'asta del Parma Calcio avverrà nel mese di Maggio
Sappiamo tutti che il Parma nel prossimo mese di maggio sarà venduto all'asta con un prezzo che potrebbe variare fra i 20 ed i 6 milioni di euro, ma il compratore potrebbe subito guadagnare il cosiddetto "paracadute retrocesse", una cifra che è pari a circa 10 milioni di euro.
La conferma è giunta dopo un incontro che c'è stato in Lega Calcio fra il curatore fallimentare del Parma Fc Alberto Guiotto ed il direttore generale della Lega serie A Marco Brunelli, a cui hanno preso parte anche il coadiutore dei curatori, Demetrio Albertini, e il responsabile degli affari legali della Lega, Ruggero Sincardini.
L'eventuale compratore, stando a quanto è stato riferito in una nota di commento all'incontro, ha la disponibilità dell'intero "paracadute" qualora "faccia fronte al debito sportivo e ottenga l'iscrizione alla Serie B".
"Durante l'incontro - si evidenzia a chiare lettere all'interno della nota - è stato fatto un esame congiunto sia della posizione debitoria del Parma Fc nei confronti della Lega, sia dell'efficacia delle cessioni di crediti effettuate in passato dagli amministratori della società".
La nota del club mette al corrente i tifosi delle ultime novità
Nel bel mezzo dell'incontro emerge anche "la limitazione dei compensi dei tesserati nell' ambito dell'esercizio provvisorio, per fare in modo che i costi non superino i proventi del periodo, e la riduzione del debito sportivo pregresso". Nello specifico, l'incontro, ha avuto come suo scopo principale quello di prendersi l'impegno di "verificare le condizioni per la prosecuzione del campionato e valorizzare l'azienda sportiva per consentirne la futura vendita, nell'interesse dei creditori e dei tesserati del Parma".
Nel pomeriggio, specificia ulteriormente la nota il presidente dell'Aic, Damiano Tommasi e il vice presidente, Umberto Calcagno "hanno incontrato i giocatori a Collecchio, dopo l'allenamento pomeridiano, per esporre le prospettive dell'esercizio provvisorio e raccogliere la disponibilità dei tesserati ad una volontaria riduzione dei crediti vantati da ciascuno".