Il dato viene fuori grazie all’assemblea tra le sigle sindacali (Feneal Uil, Filca Cisl e Fillea Cgil di Foggia) ed i lavoratori, annunciata in un precedente testo del 21 maggio
E’ stato ricordato che nel frattempo era stata costituita una Cooperativa ex novo, la Arca, con “passaggio di circa 45 unità rispetto alle 135 della Mucafer (di cui 2 dirigenti e 3 apprendisti e 109 soci)”. Non ci sono stati riferimenti alla continuità aziendale e dunque all’assunzione di oneri della nuova cooperativa rispetto ai debiti e crediti vantanti dalla Mucafer, alla quale il Tribunale di Foggia aveva dato una proroga di ulteriori 60 giorni per la presentazione del piano Concordatario.
Cosa era accaduto
Il 5 dicembre 2013 la Mucafer aveva depositato presso il Tribunale un ricorso per l’ammissione alla procedura di concordato preventivo, ex artt. 160 e 161, sesto comma, l.f., con riserva di presentare “(…) la proposta, il piano e la documentazione di cui ai commi secondo e terzo (..)” dell’art. 161 l.f.; la proposta di concordato ed il relativo piano di soluzione della crisi si sono caratterizzati, tra l’altro “per la volontà del debitore di dare soddisfazione alle ragioni dei creditori mediante continuità dell’attività dell’impresa, nonché liquidazione dei beni non funzionali all’esercizio dell’impresa”.
C’era una debitoria di 45 milioni di euro
La debitoria complessiva stando ad una recente stima dovrebbe ammontare a euro 45.810.064,46 (14.400.328,00 euro verso le banche ed altri enti finanziatori,ndr) di cui euro 10.686.447,18 rappresentano i crediti privilegiati. Come per i crediti, possibili aumenti o variazioni dei debiti in base a “diverse pretese” che altre parti ritengono di vantare che sono in ogni caso contestate dalla Cooperativa (complessivamente si parla di 135 unità, di cui 2 dirigenti e 3 apprendisti, e 109 soci).
“Crediti da incassare, il cui importo complessivo, secondo una stima effettuata, che sarà oggetto tuttavia di una successiva più attenta verifica in sede di redazione del piano, dovrebbe ammontare a circa 19.000.000,00 di euro, ed il cui ritardo nell’incasso è dovuto a ragioni non imputabili alla Mucafer“.
Tramite il provvedimento del 17 dicembre 2013, depositato il 19 dicembre 2013, il Tribunale di Foggia aveva assegnato alla Mucafer un termine dei 120 giorni (17 aprile 2014,ndr) per presentare la proposta, del piano e della documentazione prevista dalla legge, nominando giudice delegato il dott. Murgo e Commissari Giudiziali il prof.avv. Gianpaolo Impagnatiello ed il dott. Alberto Camporeale.
Alla base dei “giustificati motivi” per la richiesta di proroga ricollegata alla presentazione del piano concordatario si è parlato di “esigenza di completare l’operazione finanziamento richiesto per anticipo contratto euro 500.000 e anticipo fatture euro 2.500.000, per il quale è stata depositata istanza di autorizzazione” al Tribunale di Foggia, e “l’esigenza di completare la costituzione di una Nuova Cooperativa che, costituita da una parte dei soci della Mucafer (disponibili a conferire il capitale sociale e comunque selezionati anche in relazione delle competenza dei medesimi e alle esigenze lavorative della Nuova Cooperativa) e dal socio finanziatore Coopfond (facente capo alla Lega delle Cooperative) si consorzierebbe con il CCC e, dopo l’omologazione (e, dunque, dopo l’approvazione da parte dei creditori), potrà acquisire l’azienda o un ramo della stessa costituito dai contratti di appalti in essere (in particolare dal contratto relativo alla commessa dell’ospedale Vito Fazzi di Lecce(..)” (ma la commessa dell’ospedale di Lecce è stata revocata).