La principale compagnia aerea tedesca è in corsa per acquisire il vettore italiano dopo aver chiuso per l'azienda low cost berlinese
Lufthansa über alles: si potrebbero riassumere così le manovre della principale compagnia aerea tedesca che sta chiudendo l'affare Air Berlin e ora potrebbe far rotta verso Alitalia. La firma per comprare una parte del vettore low cost che è fallito a metà agosto (i cui voli cesseranno il 28 ottobre) ed è ora in amministrazione straordinaria dovrebbe arrivare oggi.
Sono 81 gli aerei della flotta Air Berlin (140 in tutto) acquistati da Lufthansa con tremila dipendenti su 8.500. Un dato inferiore a quanto i vertici Air Berlin avevano assicurato ai dipendenti: l'azienda infatti aveva detto che stava studiando un accordo in grado di salvaguardare l'80 per cento dei posti di lavoro. Con questo accordo se ne salverà meno della metà. C'è però in corsa anche Easyjet, interessata all'acquisto di una trentina di aerei e si potrebbero salvare altre maestranze.
L'affare Alitalia: termini e opzioni in campo
Lufthansa da parte sua ora gioca una nuova partita: quella per l'acquisto di Alitalia. Sia Air Berlin che la compagnia tricolore avevano come azionisti di riferimento Etihad ma gli emiri non sono riusciti a salvare le due aziende. Ci riusciranno i tedeschi?
Il termine per presentare le offerte scade lunedì 16 ottobre. Etihad sarebbe ancora della partita alla quale parteciperebbe anche Easyjet. Lufthansa sembrerebbe in pole, poi ci sono alcuni fondi di investimento. Si può acquistare l'intera compagnia - un'opzione molto costosa che non sembra interessare - oppure si può dividere il gruppo Alitalia in due parti, volo ed handling, cioè il complesso dell'assistenza a terra ai passeggeri. «Saremmo interessati ad una nuova Alitalia», ha spiegato il ceo Lufthansa Carsten Spohr. C'è tempo fino al 5 novembre per valutare le offerte e migliorarle. Poi i tre commissari Alitalia decideranno.