Il giudice fallimentare di Isernia, Emiliano Vassallo, ha dichiarato ammissibile la procedura di concordato in continuità per la Ittierre relativa allo scorso autunno. A presentarla, Antonio Bianchi, presidente di Ittierre e punto di riferimento del gruppo Albisetti, al quale faceva capo il gruppo tessile.
La gara relativa all’azienda di Pettoranello del Molise (Isernia), prossima al fallimento è stata vinta Antonio Rosati, vicepresidente del Genoa Calcio, a cui fa capo Hdc (Holding del Conte), holding attiva in molti settori tra cui editoria, immobiliare, nautica, logistica, meccanica e che è già presente nel mondo della moda con la maison Lorenzo Riva.
La notizia viene ufficializzata da Lucio Di Gaetano, consigliere d’amministrazione dell’azienda, che ha curato la procedura.
L’offerta di Rosati ha superato quella delle altre tre concorrenti, ovvero la grossista veneta di abbigliamento La Compagnia mercantile, che non aveva integrato la documentazione richiesta dal tribunale come richiesto dal giudice, e la holding di investimento milanese Ikf e dell’imprenditore molisano Camillo Colella, che avevano fissato per il 31 marzo scorso il termine ultimo per la validità delle rispettive offerte.
Il progetto di Antonio Rosati, intanto, inserisce sul piatto della bilancia un investimento tra i 18 e i 21 milioni di euro di cui 3,5 milioni per l’affitto del ramo d’azienda, 3,5 milioni per il magazzino e il resto per rilanciare la produzione.
L’operazione verrà condotta con una newco battezzata OTI (Officine tessili italiane) che è gestita appunto da Antonio Rosati.
Secondo quanto riferito da MF Fashion, Bianchi potrebbe mantenere un ruolo di manager centrale: in tal senso era intervenuto Rosati, visitando con Bianchi l’azienda. La sua intenzione saebbe motivata dall’opportunità di non disperdere il patrimonio manageriale attuale.
Una decisione, questa, che non è stata gradita da sindacati e lavoratori, così come quella relativa ai livelli occupazionali previsti: si contano 50 dipendenti iniziali contro i 700 della originaria Ittierre.
La parola finale giungerò dai creditori. Il prossimo 23 maggio si capirà se la Ittierre fallirà o meno. In quella data, verrà tenuta l’assemblea dei creditori, che approverà o meno il piano concordatario proposto da Rosati.
Intanto il manager Di Gaetano si è dichiarato ottimista circa l’esito di tale parere.
Queste le sue dichiarazioni ad una televisione locale ha dichiarato: “Credo che i creditori abbiano tutto l’interesse, come il resto della città e tutto le persone coinvolte in questa procedura, a che questa si concluda positivamente. Peraltro noi offriamo una percentuale di soddisfazione per i creditori che è del 20%, ovvero abbastanza alta rispetto alla media del settore, specialmente nel Centro Sud”.