L'ultimo bilancio depositato la scorsa settimana è disastroso.
Parma Calcio, la Procura presenta un'istanza di fallimento
La Procura di Parma con il sostegno dei pubblici ministeri Paola Dal Monte, Giuseppe Amara e Umberto Ausiello ha presentato istanza di fallimento per il Parma Fc a causa di inadempienze fiscali. L'udienza è prevista per il 19 del prossimo mese.
Il procuratore capo di Parma Antonio Rustico ha asserito quanto detto a Repubblica Parma dopo che la notizia era stata rilasciata martedì in serata da Mediaset: è stata depositata una richiesta di fallimento della società calcistica per molteplici debiti erariali: "Risulta una situazione di inadempienza verso l'erario che difficilmente potrebbe essere risolta con una regolare solvibilità. La legge fallimentare prevede in questi casi che possa essere il pubblico ministero ad agire sotto il profilo civile con un'istanza di fallimento".
C'è,inoltre, l'istanza di fallimento di un fornitore, che si aggiungerà alla procedura. Non ancora si conosce chi sia, né quanto dovrà pagare.
Il decreto con cu sui fissa l'udienza prefallimentare è stato notificato ieri.
Da una parte ci sono i creditori e la Procura, mentre dall'altra c'è l'avvocato del Parma Calcio. Ulteriori creditori potrebbero insinuarsi nella procedura. La società, in 7 giorni dalla data d'udienza dovrà provvedere al deposito dei bilanci dell'ultimo triennio e di ogni documento volto a chiarire la situazione debitoria presso la cancelleria fallimentare. Sarà dunque il tribunale, con una composizione di carattere collegiale, a decidere se accettare il fallimento o archiviare l'istanza presentata.
I risvolti penali
Incontrando i giornalisti il procuratore ha spiegato quali potrebbero essere i risvolti penali della vicenda, sottolineando che la legge prevede che le indagini di tipo penale per bancarotta fraudolenta normalmente fanno seguito all'eventualità della dichiarazione di fallimento. Ha poi specificato che qualora il giorno dell'udienza la società dimostrasse di poter sanare i debiti con i creditori la stessa Procura andrebbe a richiedere il non luogo a procedere e quindi il rigetto dell'istanza, però va considerato che l' imprenditore non può decidere di risolvere solo alcune situazioni di debito, sperequando tra i creditori.
La notizia della situazione debitoria della società è giunta con varie fonti ed anche attraverso la stampa
Sebbene il procuratore non abbia spiegato nel dettaglio la situazione di debito, questo è quanto ha detto: "Qualcuno potrebbe pensare che non agiamo in fretta - spiega Rustico a Repubblica Parma - ma la procedura prefallimentare non è di pubblico dominio, si svolge in camera di consiglio e prevede dei termini. Noi abbiamo sempre seguito la situazione e la stiamo seguendo, per ora con questi accertamenti di tipo civilistico. Eventualmente poi seguiranno procedure penali. Mentre una situazione di credito con i privati dà solo luogo a contenziosi civili, un credito ingente con l'Agenzia delle entrate rientra in fattispecie penalmente rilevanti. Anche gli stessi uffici tributari, in seguito a mancato versamento dell'Iva o altre inadempienze, avviano denunce".
I debiti di bilancio della società del Parma
Come emerge chiaramente dal bilancio del Parma F. C. depositato la scorsa settimana, la società ha un debito tributario di 16 milioni 746mila euro, tra cui 8 milioni 443mila per redditi di lavoro dipendente e 7 milioni 218mila di Irap. Il totale ammontare lordo del debito, assieme a quelli con la controllante Eventi Sportivi Spa, è di 197 milioni di euro.
Secondo alcune fonti per evitare il fallimento basterebbe inviare la somma dovuta allo stato. Lo scorso 28 gennaio, attraverso il fatto che due dei creditori desistettero all’istanza, il Parma era riuscito a superare quella giornata senza alcun problema, andando ad ottenere un decreto di archiviazione, che è stato poi inviato in Procura. Gli inquirenti avevano deciso di agire andando ad esaminare tutte le carte.
La notizia è giunta dopo una giornata lunga e difficile, nella quale la squadra ha deciso di non mettere in mora la società e consentire, in tal modo, alla nuova presidenza ancora qualche giorno per poter effettuare il pagamento de gli stipendi in ritardo di tesserati e dipendenti.
Intanto sono state effettuate delle indagini per gli insulti pervenuti a Ghirardi
Le indagini sono state aperte a seguito della comparsa a Brescia di una lunga serie di scritte con insulti e minacce che sono comparse nella notte sulle murature esterne della villa di Carpenedolo dell'ex presidente del Parma Fc Tommaso Ghirardi.
L'episodio è attualmente al vaglio dei carabinieri e della Procura bresciana. Si tratta dell’episodio che fa seguito a tutta una serie di altre minacce di carattere telefonico che sono state ricevute dal precedente numero uno dei crociati che in questi giorni si è presentato in tribunale per effettuare una denuncia del fattaccio. La procura ha per ora dato conferma dell’apertura del fascicolo delle indagini sull’intera vicenda.