Non tarda la risposta dell’assessore Caudo: “Pronto il progetto per riqualificare l’ex Fiera”. Nel giorno in cui è stato presentato il piano per internazionalizzarla e puntare decisamente sul mercato e sui turisti cinesi per rilanciare l’Ente, si è aperto un bagliore di speranza. “La situazione finanziaria di Fiera di Roma è tragica, sia per Fiera che per la sua controllante Investimenti spa. È estremamente importante che il Comune deliberi la variante di costruzione per la vecchia Fiera, altrimenti noi rischiamo il fallimento”, dice Mannocchi, amministratore unico della società.
Dai conti della società controllante è venuto fuori, infatti, un debito “di oltre 160 milioni di euro per il mutuo, e poi ci sono i debiti di Fiera di Roma per le passate gestioni: quelli commerciali di 15 milioni e quelli bancari di 5 milioni”.
La situazione è, ormai, limite e, però, potrebbe essere salvata nel giro di pochi giorni: la variante urbanistica necessaria per trasformare il vecchio centro congressi dell’Eur verrà passata al vaglio della giunta capitolina già nel prossimo incontro. Giovanni Caudo, assessore alla trasformazione urbana, ha spiegato: “Il progetto di trasformazione urbanistica dell’area dell’ex Fiera sulla Cristoforo Colombo è ultimato e sarà posto all’esame della giunta già nella prossima convocazione”.
Con l’approvazione del nuovo piano destinato agli ex spazi fieristici della Colombo, dunque, non verrà salvata solo l’area abbandonata al degrado da anni, ma anche le casse della società. L’operazione verrà gestita da Investimenti spa, che così andrà a ripanare i costi sostenuti per realizzare il nuovo spazio espositivo romano nei pressi dell’aeroporto di Fiumicino. E intanto sarà la Regione ad aiutare l’Ente a restare a galla: con l’accordo siglato ieri la Regione Lazio per i prossimi tre anni andrà a finanziare al 50% eventi di promozione del territorio laziale a livello internazionale per attrarre compratori esteri. Soprattutto dalla Cina, prima potenza commerciale al mondo con oltre 4 mila miliardi di dollari di scambi commerciali nel 2013.
Daniel Leodori, presidente del Consiglio regionale, sostiene si tratti di un piano d’attacco per far sì che Roma diventi la porta d’Oriente d’Europa. Nel 2013 Parigi ha registrato 1,5 milioni di visitatori cinesi, Roma e il Lazio hanno sfiorato i 150 mila. “Fiera di Roma può diventare uno dei punti di riferimento per rilanciare il modello regionale di sostegno ai processi di internazionalizzazione” ha commentato l’assessore allo Sviluppo economico e alle attività produttive della Regione Guido Fabiani.