Fallimento

Fallimento delle Coop Operaie scongiurato


Il confronto nella sala del Consiglio Regionale di Piazza Oberdan a Trieste non è durato molto. Questo interessava il vicepresidente nonché assesore alle attività produttive della Regione del Friuli, Sergio Bolzonello, assieme ad una vera e propria equipe tecnica, con i rappresentati del comitato per la tutela dei risparmiatori Coop.
E' nota a tutti la situazione incresciosa delle Cooperative Operaie di Trieste, Istria e Friuli. Una fase di grande e particolare mergenza. Al termine del confronto Bolzonello ha detto di aver sottolineato quanto segue, e cioè che il commissario giudiziario Maurizio Consoli ha spiegato durante il precedente consiglio comunale, tenutosi di lunedì, che lo scopo deve esssere raggiunto entro giugno 2015. E nulla osterà a tale viaggio verso la salvezza, ha ribadito Bolzonello.

L'operazione per pagare soci e fornitori dovrebbe concludersi entro giugno 2015

Consoli aveva sbiegato che se l'operazione di salvataggio della Coop dal fallimento andrà per il giusto verso, ben è probabile che per giugno 2015 le operazioni intercorse al fine di risarcire soci e fornitori, saranno concluse. Le percentuali non possono ancora essere stabilite ma dovrebbero essere, comunque, significative. Il vicepresidente della regione ha spiegato come il reale interlocutore dei delegati del Comitato, non possa che essere Consoli. Si è trattato di un colloquio molto sincero, secondo Bolzonello, dove sono stati trattati tutti i problemi possibili e gli eventuali riflessi.

L'attesa verso l'udienza di Lunedì 1 dicembre innanzi al Tribunale fallimentare dove è stato deciso il futuro delle Coop Operaie

L'attesa per l'udienza innanzi al Tribunale fallimentare dell'1 dicembre è stata angosciante. Il giorno rappresentava la data in cui si sarebbe deciso il futuro delle Coop Operiaie. I risparmiatori hanno decso di presidiare l'esterno del Tribunale dalle 9 della mattina. Alcuni componenti del comitato dei risparmiatori, come Annamaria Spallino Rocco, uscendo da via Oberdan, ha chiarito che si è sempre cercato di giungere ad un accordo civile per questa particolare situazione. Sicuramente la decisione nonché l'attività gestoria spetta a Consoli. L'ottimismo venuto fuori sembra voler far ben sperare, in quanto Bolzonello si è reso in tutto e per tutto disponibile. I risparmiatori, però, continuano a premere su un aspetto fondamentale: ciò che è accaduto non è stato un veneto subitaneo ma la conseguenza della mala gestione delle Coop Operaie dove anche le istituzioni hanno una loro responsabilità. Si è dunque richiesto a chi governa di intervenire, pena il venir meno della fiducia. Lo stesso Paolo Macrì, facente parte del medesimo comitato, ha ripreso la questione sostenendo che, ciò che conta è riuscire a dare un segno di distacco tra ciò che è accaduto prima e ciò che è seguito dopo, anche relativamente ai controlli sulle attività svolte dalle Coop e sul loro bilancio. La Regione ha comunque una sua forte responsabilità che non può venire meno.
Si è poi sottolineato come sicuramente non sarà un momento facile, in quanto la Regione ha spiegato ampiamente come vi sia l'assenza totale dei fondi per aiutarli. Lo scopo è quello di salvaguardare l'occupazione. Il secondo step è quello di risarcire fornitori e soci. In un momento successivo, magari, provvedere a soddisfare i risparmiatori con il restante.
Intanto c'è stato un forte avvertimento per i soggetti che, versando in una condizione di grande fragilità, potrebbero essere raggirati dal timore del fallimento e firmare, dunque, deleghe bianche a persone che sostengono di poterli aiutare. Il messaggio è chiaro: non firmare e contattare il comitato o persone di fiducia, non certo questi speculatori sociali.

L'1 dicembre e l'accoglimento della richiesta di concordato preventivo. Scongiurato il fallimento

Il Tribunale fallimentare ha deciso di accogliere la richiesta di concordato preventivo proposta dal commissario fallimentare, che dunque, adesso lavorerà per salvare, come promesso, la società.
Il giudice era Arturo Piccotto che si è espresso alle ore 12, confermando quanto previsto da Maurizio Consoli ed evitando il fallimento  delle Cooperative operaie.

Le offerte intervenute per il salvataggio sono state ben tre

Queste sono state le proposte per le Coop operaie: una società estera, la Coop Nordest e la Conad. Consoli deve lavorare per salvare la società. Consoli ha riferito che ci sono delle trattative in corso con le società sopramenzionate. La speranza per i seicento lavoratori e diciassette mila soci sta crescendo. Le proposte presentate hanno ad oggetto alcuni beni immobili, come l'ipermercato o gli spazi delle Torri d'Europa nonchè il complesso GranDuino, ed infine, dei rami aziendali. Il presidio di risparmiatori riunitosi innanzi al Tribunale per tutelare i risparmiatori delle Coop Operaie si è poi spostato in via Giustiniano causa maltempo.


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