Di norma parliamo dei fallimenti in relazione alle novità legislative o alle pronunce giurisprudenziali che possono apportare dei cambiamenti alla disciplina in atto. Tuttavia, giova anche soffermarsi periodicamente sui risvolti meno giuridici dei fallimenti e delle crisi, e più emotivi - psicologici. L'occasione ci è oggi data da una recente ricerca secondo cui a subire le maggiori ripercussioni di fallimenti e insolvenze sarebbero in misura più incisiva gli uomini, rispetto alle donne.
L'analisi condotta sul campione
Per arrivare a tale conclusione un vasto campione di uomini e donne è stato sottoposto a un particolare esperimento: i volontari partecipanti all'iniziativa venivano posti osservare gli altri provare del rimpianto per una scommessa rischiosa che è andata male, o provare del sollievo per una scommessa rischiosa andata bene. Successivamente, giocavano loro stessi a una nuova lotteria. A quel punto, osservando il loro comportamento, gli studiosi hanno cercato di comprendere se erano stati influenzati anche dal rimpianto altrui.
I risultati dello studio
Ebbene, i risultati hanno mostrato che la propensione a rischiare nella scelta successiva è stata influenzata sia dal rimpianto (o dal sollievo) provato in prima persona a causa dell’esito deludente della scommessa precedente, sia dal rimpianto (o sollievo) provato in terza persona, ovvero da spettatore. I risultati sono poi stati formalizzati in alcuni commenti e in diverse osservazioni, soffermandosi ad esempio sul fatto che di norma quando dagli altri si impara a rischiare di più (poichè magari li si osserva provare del sollievo dopo una scommessa rischiosa) lo si fa utilizzando le parti del nostro cervello che vengono utilizzate per poter produrre delle elaborazioni razionali. Di contro, quando veniamo influenzati a rischiare di meno perchè vediamo gli altri provare del rimpianto, vengono attivate delle parti del cervello che attribuiscono un valore emotivo negativo al rimpianto anticipato, e che vengono alimentate nei meccanismi di percezione e modulazione del dolore.
Che considerazioni trarre
Da quanto sopra si possono trarre alcune considerazioni. Ad esempio, il fatto che chi può provare maggiore empatia può altresì di apprendere meglio dagli errori degli altri. Ebbene, proprio questo tratto sarebbe più diffuso fra le donne, che quindi sono sia più brave a mettersi nei panni degli altri, sia più consapevoli delle proprie emozioni, sia più esperte nel riprendersi dai fallimenti. Naturalmente, quanto sopra non può condurre a una eccessiva semplificazione e sintesi della realtà, ma offre comunque qualche spunto di analisi di sicuro interesse. In linea di massima, e con un pò di superficialità, si può pertanto affermare come le donne negli affari abbiamo meno sicurezza di sé rispetto agli uomini, e spesso proprio grazie a questa mancanza di "eccesso" di sicurezza può condurle a compiere meno errori, formulando dei giudizi più calibrati, e delle prese di posizione più realistiche. Lo studio potrà ora dare seguito a nuove osservazioni nello stesso segmento di analisi, fornendo forse ulteriori approfondimenti sul fatto che sia vero - o meno - che le donne sono in grado di rispondere al meglio ai fallimenti e, forse, evitarli.