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Business man all'asta con CharityStars


C’è chi ha offerto 1.050 euro per un pranzo con il patron di Eataly, Oscar Farinetti; chi 700 euro per bere un caffè con l’imprenditore Riccardo Illy e chi si è aggiudicato la possibilità di fare il pitch del proprio progetto, per 260 euro, davanti a Paolo Ainio, fondatore di Banzai, società attiva nell’e-commerce e nei media.

Il ricavato dell’asta viene in genere utilizzato per sostenere enti e associazioni. Non sono, però, presenti solo uomini d’affari sulla piattaforma italiana CharityStars (www.charitystars.org): il progetto, nato nel 1987 da Francesco Nazari Fusetti, partecipano diversi vip, da ieri ad oggi, i quali hanno messo a disposizione la propria compagnia e consulenza professionale.

Tra gli oggetti più ricercati possiamo menzionare: la maglia del Cagliari di Gigi Riva del campionato 1964- 65 e quella della Juventus, stagione 1946-47 di Teobaldo Depetrini del 1946-47: 6.500 euro per la prima e 5.750 per la seconda, che andranno a finanziare il Girotondo for Africa.

C’è poi una cena per 4 persone realizzata dallo chef Carlo Cracco per 4.156 euro, a favore di Médecins sans frontières, l’orologio Swatch della collezione limited edition di Mika, autografato dal cantante inglese per 2.350 euro a favore di Cesvi.

L’asta ha portato ad una raccolta fondi di 120 mila euro per i primi sei mesi con la partecipazione di più di 30 onlus, nonché 70 celebrità.

Il progetto nasce tre anni fa, ha spiegato Nazari Fusetti, Ceo, il quale è stato da tempo interessato al mercato internazionale, ampio e ricco, L’idea del progetto è nata circa tre anni fa, ma per un po’ è rimasta chiusa in un cassetto», racconta a Business People il fondatore e Ceo Nazari Fusetti, da tempo interessato al mercato internazionale, ampio e redditizio, del collezionismo dei personaggi famosi.

Oltre a CharityStars, nel 2010, insieme a Paolo De Nadai, Francesco ha lanciato sul Web ScuolaZoo, community virtuale dedicata agli studenti con migliaia di fan, 40 dipendenti e un fatturato superiore ai 3,5 milioni di euro. Dopo aver frequentato tra il 2012 e il 2013 la Mind the Bridge Start Up School ed essersi trasferito per alcuni mesi a San Francisco, si è dedicato interamente al progetto, sviluppato in Italia al ritorno dagli Usa.