Fallimento

Atac, si cerca di allontanare il fallimento


Da un lato i macchinisti stanno per organizzare un referendum, dall'altro il timore del dissesto. Il consiglio di amministrazione sta affrontando un bilancio molto difficile con un negativo che va oltre i 100 milioni di euro. Si parla di ricapitalizzazione. Il fallimento, così, potrebbe essere evitato.

L'intervento dell'assessore Guido Improta, di qualche giorno fa, è molto lontano da quanto sostenuto da Marino, Sabato 25 luglio

Improta sostiene che l'azione tenutasi dal 2013 al 2015 sia servita a specificare la situazione in cui l'Atac versa. Non si può guardare solo all'ultimo risultato di gestione. Nella nota ha detto che l'indicatore per l'Atac ha subito l'influsso della gestione contabile. Gli ultimi due esercizi sono stati caratterizzati da finanziamenti non sufficienti e questo è un dato incontrovertibule, nonché questo dato sembra sia stato confermato in tutte le sedi istituzionali.

Secondo Improta le soluzioni proposte non sono opportune

Le bad company o la Regione come azionista per Improta non sono soluzioni opportune. Roma Capitale vuole infatti rimanere il socio unico dell'Atac sino al 2019. Non si vuole manco chiedere la nomina del curatore al tribunale. Ci sarà poi la ricapitalizzazione sociale. Improta non viole arrivare alla liquidazione e spiega qual è il suo scopo.
Per Improta si può propendere alla ricapitalizzazione sociale attraverso la collaborazione delle istituzioni e del Comune, nonché un pieno e chiaro coinvolgimento del Ministero dell’Economia e delle Finanze e alla Presidenza del Consiglio dei Ministri. Si parla della possibilità che Il Governo intervenga per rinfoltire le risorse, conferendo treni, beni, liquidi ed ogni emolumento per soddisfarei fornitori.
C'è stata una via che ha condotto ad uno scontrarsi con i macchinisti ed alla firma di accodi in data 18 luglio. Esistono dei problemi relativi alla riorganizzazione di processi industriali, per rilanciare programmi di manutenzione ordinaria e straordinaria e piani di rinnovo dei materiali che saranno destinati all'esercizio. I disagi sarebbero stati accesi dallintervento della magistratura.

L'intervento di Ignazio Marino sulla delicata questione che interessa i servizi Atac

La comunicazione arriva in modo celere dal Campidoglio, mentre la situazione Romana sta per scoppiare. Marino ha annunciato che per salvaguardare l'Atac dal dissesto e sotto sciopero bianco da settimane, il Comune di Roma e la Regione Lazio sono alla ricerca di un partner industriale che provvederà ada acquisire una delle quote non maggioritarie della società di trasporti.  L'azienda resta pubblica ma con una quota privata. Tale sfida dovrebbe rendere i servizi migliori, evitando il fallimento e andando a tutelare l'occupazione. Il sindaco sostiene che altre vie sarebbero state una rovina.
I soldi stanno comunque per arrivare con circa 200 milioni di beni e denaro in liquidità. Il governatore Zingaretti provvederà al versamento di 301 milioni di euro per coprire i contributi negati in passato.
Mentre si voleva evitare una vendita dell'Atac ai privati, si è parlato di riserva al management dei trasporti, andando a cambiare il cda e dando il mandato al presidente di licenziare i responsabili delle inefficienze.

Le scuse di Marino arrivano ai cittadini per tutti i problemi che la Capitale ha dovuto sopportare in questi giorni

Marino si scusa per i treni che non funzionano, la metro in congestione, i passeggeri fermi nei tunnel, i vagoni con le porte aperte. In questi giorni i pendolari si sono arrabbiati: sulla linea B della metro San Paolo, uno dei macchinisti si è sentito male. Non è stato, però, creduto. Viene aggredito dai passeggeri. Marino chiede ad Improta di dimettersi, in quanto non sarebbe più tempo per attendere.

Marino, dunque, esprime le sue scuse con cittadini e turisti nel discorso di Sabato 25 Luglio

Marino chiede scusa a cittadini e turisti, fa un appello alla pazienza. Si sta procedendo verso una strada che non è facile, né semplice. Il percorso non è semplice. Si richiede uno sforzo a tutti, al fine di uscire da questa situazione di grande disagio. Si sta cercando di evitare il proseguio dei disservizi. Il prefetto Franco Gabrielli vuole precettare lo sciopero che riguarda gli autoferrotranvieri di Roma.
I dettagli dell'operazione di privatizzazione dell'Atac non sono ancora stati spiegati. E' stato, però, fissato un appuntamento che si terrà il 3 agosto. A dicembre il sindaco di Roma ha spiegato che stava trattando con soggetti cinesi i quali avrebbero voluto rilevare l'azienda. Uno dei contatti sarebbe stato già fornito in primavera ma non sembrerebbero esservi stati risvolti degni di nota. In fondo, il totale rilevamento aziendale, non sembrerebbe voler essere il reale desiderio della Roma Capitale.


News correlate