Gli ultimi dati raccolti dalla Federconsumatori evidenziano una tendenza di continuo aumento del numero dei pignoramenti e dei beni soggetti a vendita all’asta. La percentuale è di un surplus del 15,2% solamente nel corso del 2009, che arriva a superare addirittura il 60 % se si considera l’ultimo triennio trascorso.
Uno dei motivi principali va addebitato alla necessità di saldo di prestiti e mutui. La difficoltà delle famiglie italiane di far fronte alle scadenze mensili del mutuo sconfina troppo spesso nell’insolvenza con conseguente pignoramento della casa.
Ad analoghi risultati ha portato anche la ricerca nel settore da parte di Adusbef. I dati raccolti sono inoltre confermati dal rapporto ufficiale di Banca Italia, che rileva un aumento sensibile di debitori insolventi nell’anno appena trascorso per quanto riguarda le rate del mutuo. Le famiglie italiane medie sembrano trovare difficoltà notevoli anche per quanto riguarda il pagamento di bollette e spese condominiali in genere.
Da un sondaggio rivolto agli amministratori di condominio emerge una situazione molto difficile e delicata: i solleciti di pagamento sarebbero quasi sei volte maggiori rispetto solo ad un anno fa. Molti amministratori sostengono di essere costretti a dilazionare il pagamento e perfino a posticipare i propri compensi: anche in questo caso la soluzione estrema è la messa in mora del condomino e il conseguente pignoramento, a seguito dell’ingiunzione del giudice di pace.
La situazione è ancora più grave se si considera che va ad innescare un meccanismo a catena: in molti casi sono i condomini più diligenti e puntuali nei pagamenti ad anticipare le somme mancanti e i tempi per essere rimborsati legalmente sono lunghi per cui anche questi ultimi potrebbero diventare vittime di una spesa eccessiva che diventa insostenibile. La possibile degenerazione implica la necessità di un intervento mirato.