L’asta di Post War & Contemporary Art di Christie’s, che avrebbe dovuto svolgersi a giugno 2017 a Londra, è stata rinviata, con una scelta che potrebbe avere degli impatti sull’andamento dell’intero mercato dell’arte contemporanea nel corso dell’anno. La decisione è stata resa nota dall’ufficio stampa della casa d’aste attraverso una nota di qualche giorno fa, in cui viene diramata la scelta di rinviare a data da destinarsi ala sessione di giugno.
Le motivazioni del rinvio
Anche se, immaginiamo, non si sia trattata di una scelta semplice, è molto probabile che quanto indicato dalla stessa case d’aste possa trovare un buon supporto dalla realtà dei fatti. Gli amanti delle opere d’arte contemporanea hanno infatti davanti a sé una lunga serie di impegni proprio per il mese di giugno, e la presenza di un calendario così fitto di appuntamenti ha indotto Christie’s ad adottare un prudenziale rinvio per evitare sovrapposizioni nocive.
Il mese di giugno vedrà infatti tra i protagonisti l’inaugurazione della Biennale di Venezia, gli eventi di Documenta 14, l’Art Basel e tanto altro ancora. Insomma, una serie di potenziali distrazioni che avrebbero potuto mettere a rischio il buon risultato delle aste londinesi.
Christie’s, cambiamenti in corso
Certo è, come puntualmente sottolineava ArtsLife, che questa misura coincide con una serie di altre azioni che sembrano dimostrare il cambiamento in atto in Christie’s, come ad esempio la riduzione del personale per la sales room di South Kensington, sempre a Londra (in grado di pesare per oltre 50 vendite l’anno) o ancora le riduzioni delle sessioni che hanno sede ad Amsterdam e Dubai.
Ad ogni modo, tale riorganizzazione non determinerà naturalmente la sparizione delle aste di Post-War & Contemporary Art, quanto – di contro – un loro rafforzamento. La casa d’aste adotta infatti un modello di “sdoppiamento” delle aste di settore, che ora si andranno a tenere in marzo e ottobre. E di fatti, proprio il prossimo 6 ottobre è in programma la prossima asta d’arte contemporanea nel Regno Unito, dopo la cancellazione, della 15ma edizione di Frieze London.
Lecito immaginare che Christie’s abbia tutta l’intenzione di organizzare un grande appuntamento, finalizzato a richiamare il maggior numero di interessati e, dunque, cercando di compensare i mancati introiti del mese di giugno. Peraltro, un obiettivo ambizioso che non è certo irraggiungibile, considerato che la Frieze Week 2016 ha determinato un fatturato superiore a 90 milioni di sterline.
Per il resto, risultano essere invariati gli appuntamenti con le aste impressioniste di Christie’s, in calendario per il prossimo mese di giugno. Invariati anche gli appuntamenti delle altre case d’aste, come quelli di Sotheby’s, che ha dichiarato di voler mantenere intatto il proprio calendario di aste d’arte contemporaneo, in una sorta di “sfida” alla sua principale rivale.