La vita privata della principessa Diana è stata da sempre fonte di grande dibattito, portando paparazzi e persone comuni a sviluppare un interesse costante mai sopito, anzi aumentato dopo la sua tragica morte. È di questi giorni la vendita all'asta delle lettere e delle cartoline intime della principessa, andata in scena a Londra, che ripercorrono diversi decenni della sua esistenza, dall'infanzia alla vita a corte. Come riferisce l'agenzia britannica PA, la casa d'aste Sworders ha valutato di grande valore il patrimonio di missive giunto nelle sue mani, che raccontano dettagli di vita quotidiana e momenti formali e informali delle giornate della triste principessa. Se sei un appassionato delle vicende di Buckingham Palace e vuoi conoscere ancora più dettagli della storia di Diana, continua a leggere il nostro articolo per scoprire come si è svolta l'asta londinese.
La corrispondenza con Collie, la governante di Sandringham a Park House
La maggior parte delle lettere scritte da Lady Diana sono indirizzate alla governante della sua casa natale, che la principessa chiama affettuosamente Collie. La donna ha accompagnato Diana in tutta la sua infanzia presso il palazzo di Sandringham, una tenuta immersa nel verde di Park House, rimanendo comunque in contatto anche negli anni del trasferimento a corte e dopo le due gravidanze che hanno portato alla nascita di William ed Harry. Le comunicazioni tra le due donne riguardano soprattutto ringraziamenti e convenevoli a seguito di doni e biglietti per le festività, quando la ex governante era solita omaggiare i due bambini reali come faceva con la stessa principessa da bambina. Alcune lettere sono scritte su carta intestata della famiglia reale e riportano episodi di vita quotidiana, come quella scritta solo 3 mesi prima delle nozze con il principe Carlo, che hanno segnato uno spartiacque nella vita della principessa e, per alcuni, l'hanno condotta alla sua triste fine.
Piccoli aneddoti della vita familiare dei reali: l'amore tra William ed Harry e il ruolo di madre di Diana
La vita della Principessa Diana tra le mura di Buckingham Palace si svolgeva tra impegni formali e momenti di convivialità familiare e proprio questi episodi interessano le preziose lettere appena battute all'asta. In una di queste, ad esempio, la stessa futura regina ringrazia la governante Collie di un regalo ricevuto per il principe Harry, informandola di come il rapporto tra i due piccoli fratelli sia in quel momento affettuoso e amorevole. Niente lasciava prevedere le tensioni alle quali abbiamo assistito negli ultimi anni, in quanto Diana parla come una madre comune che si compiace della complicità fra i suoi figli, con William che riempie di attenzioni il più piccolo e si occupa di lui nel corso della giornata, giocando insieme. Si tratta di scorci di vita comune, perfetti per i collezionisti che privilegiano la vita privata della casata reale piuttosto che quella pubblica, raccogliendo lettere, cartoline e oggettistica.
Una coppia come tante prima del matrimonio... reale
Una lettera molto interessante è quella che è stata scritta da Diana alla sua interlocutrice preferita, Collie, esattamente tre settimane prima del matrimonio reale, riportando la data dell'8 luglio 1981. La lettera, però, non sembra scritta da una sposa come tante, in quanto Diana riferisce di essere calma nonostante attorno a lei imperversino i preparativi di un matrimonio da favola, le cui immagini hanno segnato la storia recente della nazione. Con qualche dettaglio la principessa parla di tutti coloro che si stanno dedicando alle accurate decorazioni, con gli occhi del mondo puntati addosso, senza sapere che la storia d'amore con Carlo sarebbe finita negli anni successivi e la vita della donna avrebbe raggiunto un tragico culmine. La morte di Diana risale infatti al 1997, quando il drammatico incidente d'auto l'ha strappata alla sua famiglia e ai suoi migliaia di amorevoli fan.
L'interesse attorno all'asta delle lettere intime della Principessa Diana
Sono diversi gli spunti di interesse che hanno portato gli appassionati di tutto il mondo a partecipare all'asta dedicata ai documenti e alle lettere intime della principessa Diana.
- Spiare dalla serratura la vita dorata della famiglia reale Il primo motivo di successo dell'asta di Sworders è certamente la possibilità di scandagliare un lato privato e personale della principessa e di tutte le persone che ruotavano attorno alla sua quotidianità. Si è spesso parlato del suo ruolo pubblico e della sua volontà di ribellarsi ai conformismi di corte, ma in questo caso, leggendo le sue parole su carta, si entra in una dimensione dolce e intima, quella di mamma e donna, rimasta in relazione con la sua vecchia governante. Ognuno di noi potrebbe immedesimarsi in questa condizione, rievocando un affetto dell'infanzia e trovando qualche affinità, seppure lontana, con la vita dorata e patinata che la principessa sembrava conducesse a Buckingham Palace. Per coloro che seguono da vicino l'evoluzione del sentimento tra i due fratelli, William ed Harry, possedere una lettera che parla del loro rapporto infantile potrebbe fungere da ottimo inizio per una raccolta di documenti e per ricostruire un percorso che ha portato ai dissapori attuali, anche a causa delle rispettive mogli e delle diverse posizioni sulla Corona e il modo di interpretare il proprio ruolo.
- Interesse globale e costante per la vita della famiglia reale Possedere il carteggio di Lady Diana con la sua governante, soprattutto se parla di episodi della vita di corte, può fungere da grande ricchezza per la collezione di qualsiasi appassionato, sia per aggiungere un pezzo unico sia in previsione di una futura rivendita. L'interesse per la famiglia reale non perde mai la propria intensità, con picchi di ossessione in alcuni particolari momenti, come la recente malattia che ha coinvolto Kate o i precedenti possibili dissapori tra Megan e la Regina Elisabetta o il Re Filippo. Parliamo di un'attenzione globale e pertanto nessuno si è stupito della vasta partecipazione all'asta di persone provenienti da ogni zona del globo. Inoltre, la precedente governante Collie ha conservato queste lettere e cartoline con estrema cura, trasformandoli solo ora in ambiti manufatti da collezione e aumentando, consapevolmente o inconsapevolmente non lo sappiamo, il loro valore di mercato, legato inevitabilmente a quello affettivo tra le due donne.
- L'affidabilità della casa d'aste Sworders e la certezza di avere tra le mani documenti autografi Quando si parla di lettere, biglietti o cartoline, la preoccupazione che possa trattarsi di un falso coinvolge ogni collezionista, spaventato di pagare cifre esorbitanti per un pezzo di carta non autentico. Il nome della casa d'aste Sworders è in questo caso una garanzia, in quanto parliamo di una delle più importanti del Regno Unito, capace di assicurare pezzi pregiati e certificati. Tutti coloro che sono riusciti a mettere le mani sulle lettere possono avere l'assoluta convinzione di possedere un prezioso reperto autografo della vita della principessa. Il carteggio è stato infatti controllato e verificato dal personale esperto, apprezzato nel suo ottimo stato di conservazione grazie all'attenzione riservata dalla governante alla preziosa corrispondenza con Diana. Luke Macdonald, direttore della casa d'Aste, ha parlato alla CNN qualche giorno prima del 30 luglio, giorno previsto per l'aggiudicazione, facendo alzare l'interesse e citando appunto documenti molto intimi, che hanno portato al raggiungimento della cifra di 54.400 sterline per la vendita di tutta la corrispondenza.
L'infanzia della principessa Diana a Park House: chi era Violet Collison e che ruolo ha avuto nella sua vita
La famosa Collie, a cui ci siamo riferiti in questa lettera, è stata per Lady Diana una governante amorevole, in grado di gestire al meglio non solo la grande tenuta a Sandringham degli Spencer, ma anche la piccola di casa, tanto da rimanere nel suo cuore pure dopo il matrimonio con Carlo e la maternità. Non è un caso che l'asta ha raggiunto l'elevata cifra di aggiudicazione di 54.400 sterline per le lettere tra le due donne, in quanto si tratta di una comunicazione autentica e importante, che ha segnato la vita di Diana e le ha permesso di rimanere ancorata alla sua vecchia dimensione familiare, della quale probabilmente ogni tanto avrà avuto nostalgia. Sappiamo come raramente si sia sentita a casa oltre la soglia dei portoni di Buckingham Palace e quanta tristezza ha accumulato durante i suoi anni di matrimonio con Carlo, quindi il contatto con una persona così cara può aver alleviato almeno in parte i suoi dispiaceri. L'infanzia della principessa sembra essere stata piacevole e sana, grazie anche al rapporto con i due fratelli, dei quali attualmente si hanno alcune notizie tramite i social, ma che nel tempo hanno sempre mantenuto un profilo piuttosto basso sulle vicende di Diana, rimanendo sconosciuti ai più. Non tutti sanno, infatti, che si tratta di una delle famiglie più potenti di tutto il Regno Unito, con il primo Conte Spencer che secoli fa divenne cavaliere di Enrico VIII, solo per fornire un'idea dell'importanza della casata. Da quel momento le figure Spencer di spicco sono numerose, con cariche politiche e nobiliari, fino a culminare nel ruolo di primo di ministro di Winston Churchill. Nonostante i nobili natali, la famiglia è sempre stata discreta, lasciando tutta la ribalta alla giovane Diana, quando questa ha sposato l'erede al trono diventando la principessa del Galles. In un clima di benessere e potere deve essere stata quindi molto importante la figura di Violet Collison, che ha fatto da raccordo tra i genitori, talvolta occupati in impegni istituzionali, e la famiglia con la vita domestica, da mandare avanti come governante in un ambiente sfarzoso e in una tenuta enorme. Le lettere battute all'asta da Sworders hanno quindi anche il potere di portare alla luce una figura importante come quella di Collie, che solo i più inseriti e informati sulla vita di Diana probabilmente già conoscevano. Siamo curiosi di scoprire quale sarà la sorte di questa corrispondenza in futuro e in quali collezioni potremmo nel tempo ritrovarla, sperando che venga conservata con la stessa cura riservata da Violet Collison alle lettere della sua piccola Diana.
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