Riccione, il logo del tempio italiano della musica tecno valutato 423.500 mila euro. La vendita, che comprende anche i marchi satellite Titilla e Memorabilia, innescata da un pignoramento presentato dal famoso dj Gabry Ponte
E' un marchio che rappresenta un pezzo di storia del mondo della notte quello che il 25 gennaio prossimo finirà all'asta presso il Tribunale di Perugia. Perché chi dovesse spuntarla, offrendo almeno 423.500 euro potrebbe portarsi a casa i diritti sul logo del Cocoricò, il tempio italiano della musica tecno-dance. E insieme a quel marchio, simbolo della discoteca di Riccione conosciuta in tutta Europa e anche oltre i confini del Vecchio continente, in vendita ci sono anche due altri loghi collegati al celebre locale, Titilla, che identifica uno dei priveè più esclusivi delle notti della riviera romagnola e Memorabilia. Come riporta l'edizione riminese de 'Il Resto del Carlino, le offerte sono attese entro il prossimo 25 gennaio quando si aprirà l'asta vera e propria. Ma cosa ha innescato la vendita dei loghi più noti tra gli appassionati di musica da discoteca e non solo? Un debito, di circa 200mila euro, quelli che il gestore del locale deve versare alla società del famoso dj Gabry Ponte. La vicenda, e il debito annesso, risale al 2015, ma solo pochi mesi fa, su istanza della Danceandlove di Gabry Ponte, si è giunti al pignoramento e alla fissazione dell'asta. Fabrizio De Meis, gestore del Cocoricò, è però fiducioso di arrivare ad un accordo per congelare l'asta e annullare il pignoramento: "Stiamo lavorando già da tempo per chiudere positivamente la vicenda - ha detto al quotidiano riminese - metà della cifra richiesta è gà stata saldata