La 'vecchia' Alitalia va all'asta. Il commissario della compagnia di bandiera tricolore, Giuseppe Leogrande, si accinge infatti a pubblicare il bando per la vendita del marchio storico del vettore italiano insieme a una parte degli slot aeroportuali e al programma MilleMiglia. Gli obiettivi dell'asta sono due: innanzitutto rimborsare perlomeno parzialmente una buona parte dei creditori, che peraltro sono parecchi visto che la compagnia è commissariata ormai da oltre 3 anni, e poi c'è la necessità di rispettare le stringenti normative europee. Il futuro della nuova Alitalia, la newco Ita a capitale pubblico guidata dall'Ad Fabbio Lazzerini che dovrebbe decollare ad aprile dopo aver rilevato gli asset Alitalia, in particolare gli aerei, dipende infatti anche da come si chiuderà la partita legata a ciò che rimane del 'vecchio' vettore. Il piano industriale di Ita Spa (Italia Trasporto Aereo) presentato dall’ad e dal presidente Francesco Caio è attualmente all’esame della commissaria europea alla Concorrenza Margrethe Vestager la quale, per concedere il benestare, di Bruxelles chiede una forte discontinuità con il passato. Se il valore di mercato della flotta Alitalia non è in discussione, altrettanto, fino a poco tempo fa, non lo si poteva affatto dire per il brand, offuscato da anni di malagestio economica e dalle vicissitudini societarie. L'appeal del marchio, tuttavia, è attualmente (e inaspettatamente) in forte rilancio grazie ai risultati delle ultime classifiche sulla puntualità ottenuti dalla compagnia. La credibilità recuperata rende, quindi, quanto mai urgente la pubblicazione del bando di vendita al fine di 'cavalcare' il momento favorevole. Nonostante diversi mesi di blocco dei viaggi a causa coronavirus, in un anno complicato come il 2020, il vettore italiano è infatti risultato il più puntuale in Europa e terzo al mondo tra le linee non low-cost. Infatti, come certificato da FlightStats di Cirium, società che ogni mese stila la classifica di tutte le principali compagnie del mondo, nel corso degli ultimi dodici mesi il 93,2% dei voli Alitalia è atterrato in orario. Anche per merito di questo riconoscimento, secondo alcune stime il marchio potrebbe fruttare tra i 50 e 70 milioni di euro, cifra che sale ulteriormente se si sommano i valori dei codici di volo, in vendita insieme a marchio, programma MilleMiglia, in pratica un prezioso archivio di clienti e lo slot Alitalia di Heathrow, principale aeroporto di Londra. Le quotazioni dell'intero 'pacchetto' Alitalia dovrebbe così superare i 200 milioni di euro.