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Significativa riduzione di fallimenti aziendali nell’ultimo trimestre 2023


Nell’ultimo trimestre del 2023 si è registrata una significativa riduzione del numero di fallimenti aziendali. Ciò ha suscitato un cauto ottimismo tra economisti ed esperti aziendali. Le riduzioni più significative si riscontrano:

  1. nell'ambito delle costruzioni, con un calo dell'8,0% rispetto ai primi tre mesi dell'anno;
  2. tra i servizi legati all'informazione e alla comunicazione, con un declino dell'8,5%.

Questa tendenza, tuttavia, maschera una realtà un po’ più complessa, in cui il settore industriale continua a confrontarsi con situazioni sfidanti che portano a insolvenze e chiusure. È l'industria tradizionale a registrare un incremento del 2,7%. Il commercio invece rimane stabile rispetto al trimestre precedente. In questo articolo approfondiremo il fenomeno del calo dei fallimenti aziendali e i relativi fattori sottostanti e le lotte affrontate dal settore dell’industria.

Il declino dei fallimenti

La prima metà dell'anno ha mostrato un notevole calo del numero di fallimenti aziendali in vari settori. Questa tendenza è in gran parte attribuita a una combinazione di fattori, tra cui:

  1. il miglioramento delle condizioni economiche;
  2. gli interventi del governo;
  3. la capacità delle imprese di adattarsi al mutevole panorama del mercato.
  4. I settori delle costruzioni, dei trasporti e dei servizi legati all'informazione e alla comunicazione, infatti, registrano cali particolarmente marcati, che corrispondono rispettivamente al -12,1%, -10,7% e -9,1%.

Tuttavia, un esame più attento rivela che, mentre molti settori stanno registrando fallimenti in numero ridotto, il settore industriale non sta condividendo questa traiettoria positiva. Al contrario, sta continuando ad affrontare una moltitudine di sfide che gli impediscono di raccogliere i frutti del più generale miglioramento economico.

La rotta inversa dell'industria

Il settore industriale è molto legato alla produzione fisica e alle esportazioni. Questi elementi l'hanno reso particolarmente vulnerabile alle interruzioni causate dalla pandemia globale, alle tensioni geopolitiche e ai cambiamenti nelle abitudini dei consumatori. Perciò, il settore affronta spesso problematiche che ne ostacolano la ripresa e contribuiscono a un tasso più elevato di fallimenti aziendali. Analizziamo più nel dettaglio.

Le imprese industriali dipendono fortemente da intricate catene di approvvigionamento che attraversano paesi e continenti. I blocchi e i rallentamenti indotti dalla pandemia, le restrizioni ai trasporti e la carenza di manodopera hanno evidenziato la loro vulnerabilità. L'interruzione di questi processi può portare a:

  1. ritardi nella produzione;
  2. maggiori costi;
  3. fallimenti aziendali.

Negli ultimi anni abbiamo assistito a forti tensioni geopolitiche e commerciali. Questo ha creato ulteriori ostacoli per le industrie fortemente dipendenti dalle esportazioni. Tariffe, barriere commerciali e incertezza hanno reso difficile l'accesso ai mercati. Di conseguenza ci sono state minori entrate e un'instabilità finanziaria.

L'industria ha anche risentito dei cambiamenti nel comportamento dei consumatori e della riduzione della domanda di alcuni prodotti. Con una maggiore attenzione alla sostenibilità e alla digitalizzazione, le industrie manifatturiere tradizionali hanno dovuto fare i conti con l'adattamento a queste nuove tendenze. Le aziende più restie a orientarsi verso soluzioni "green" e tecnologiche trovano sempre più difficile sostenere le loro operazioni. Infatti, le aziende che non investono nell'automazione e nella trasformazione digitale rischiano di rimanere indietro rispetto ai concorrenti. Questi ultimi invece riescono a produrre in modo più efficiente e con una qualità superiore.

Man mano che il mondo diventa sempre più sensibile verso le questioni ambientali, le industrie che hanno un peso ecologico e delle emissioni importanti devono far fronte a requisiti di conformità più severi. Il mancato rispetto di tali normative può comportare multe, battaglie legali e danni alla reputazione. Tutto ciò può minare la solidità finanziaria di un'azienda.

Alcune Best Practice del settore industriale

Il settore industriale, di fronte alle difficoltà appena elencate che potrebbero portare al fallimento, ha l'opportunità d'implementare alcune misure strategiche per salvaguardare la sua stabilità e crescita.

Innanzitutto, virare verso l'innovazione tecnologica è fondamentale per la sopravvivenza e la crescita del settore industriale. L'automazione e l'Internet of Things, ad esempio, possono:

  1. migliorare l'efficienza della produzione:
  2. ridurre al minimo i tempi d'inattività;
  3. ottimizzare l'uso delle risorse.

Queste tecnologie permettono di ridurre i costi operativi, migliorare la qualità del prodotto e la competitività generale. In aggiunta, diversificare il proprio portafoglio risulta necessario. L'affidamento esclusivo su un singolo prodotto o mercato può esporre le imprese industriali a rischi significativi. Un portafoglio di prodotti vario e diversificato serve a soddisfare le diverse esigenze dei clienti e l'ingresso in nuovi mercati. Ciò risulta spesso utile contro le fluttuazioni della domanda e i cambiamenti nelle preferenze dei consumatori.

Infatti, attuare un approccio mirato alla comprensione delle esigenze dei clienti e sulla fornitura di soluzioni a valore aggiunto favorisce certamente la costruzione di solide relazioni e fedeltà con i clienti. Offrire prodotti e servizi personalizzati per soddisfare le richieste della propria clientela migliora la competitività. Ciò potrebbe portare il settore industriale sulla giusta via per una crescita sostenuta.

Inoltre, man mano che la sostenibilità diventa più importante, l'integrazione di pratiche ecologiche nelle operazioni industriali può produrre molteplici vantaggi. Infatti, questo non solo dimostrerebbe un impegno di responsabilità sociale, ma potrebbe anche portare a:

  1. risparmi sui costi grazie all'efficienza energetica;
  2. riduzione degli scarti e dei rifiuti;
  3. rispetto di rigorose normative e standard ambientali.

Pianificazione e mitigazione del rischio

Il contesto geopolitico nel quale ci si trova a operare, come anticipato, è uno degli aspetti più cruciali per lo sviluppo di un'industria. Infatti, monitorare le tendenze economiche, tecnologiche e geopolitiche mondiali è essenziale per prendere decisioni informate e responsabili. Mantenersi aggiornati sulle svolte del mercato, sulle dinamiche commerciali e sulle tecnologie emergenti aiuta le industrie ad adeguare in modo proattivo le proprie strategie. Questo permette loro di rimanere competitive e di resistere ai cambiamenti.

Un approccio di questo tipo risulta efficiente e funzionale per la salute aziendale. Inoltre, condurrebbe l'industria verso una solida pianificazione finanziaria, una valutazione prudente del rischio e una pianificazione per i casi di emergenza. Questi aspetti sono fondamentali per mitigare i rischi finanziari, soprattutto nelle situazioni impreviste, come lo sono state la pandemia e gli ultimi conflitti.

Mantenere un bilancio sano, ottimizzare l'utilizzo del proprio capitale e stabilire delle riserve finanziarie può fornire sicurezza durante le recessioni economiche o interruzioni inattese.


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