Crisi Aziendali

Recupero IVA su Procedure Concorsuali per Imprese: le modifiche del Decreto Sostegni Bis


Tra i vari interventi previsti dal Decreto Sostegni Bis vi è anche quello sulla nota di variazione in diminuzione dell'IVA, ovvero sul recupero IVA per le imprese. L'intervento, sostanzialmente, anticipa il momento di emissione durante la procedura concorsuale. Vediamo un po' più nel dettaglio di cosa si tratta. Al momento di un'emissione e relativa registrazione di una fattura, può accadere, che la fattura debba essere rettificata. Diminuendo l'imponibile e l'imposta relativa. Questo succede sia per un errore sia per delle circostanze particolari. Le norme, in questo caso, prevedono che : 1) venga annullato il contratto. 2) venga ridotto il corrispettivo. 3) il concessionario o committente sia dichiarato inadempiente. In questi casi, dunque, il Decreto Sostegni Bis prevede la nota di variazione.

Nota di variazione IVA a causa di procedura concorsuale

L'emissione della nota di variazione in diminuzione dell'IVA è molto importante se parliamo delle procedure concorsuali a cui è soggetto il debitore di rivalsa o cessionario. In questi procedimenti, infatti, emerge evidente lo stato d'insolvenza del cessionario stesso. L'insolvenza, quindi, è il requisito sine qua non, per l'emergere del diritto alla detrazione fiscale. Una novità, rispetto alla normativa precedente che, in effetti, non chiariva del tutto, quale fosse il momento in cui potesse dirsi integrato il presupposto d'insolvenza. In conseguenza era difficile anche determinare quando sorgesse il diritto all'emissione della nota. L'attuale Decreto Sostegni Bis, in questo caso, ha fatto un po' più di chiarezza. A chiarire meglio il tutto c'è, infatti, l'articolo 18.

Questi modifica, dunque, la disciplina della variazione dell'imponibile IVA e del conseguente diritto al recupero iva per le imprese. Questo nel caso, già descritto, di mancato pagamento del corrispettivo a causa di procedure concorsuali. Nello specifico: 1) Per le procedure concorsuali si può esercitare il diritto di detrazione per insolvenza -con nota di credito IVA - già a partire dal momento in cui il prestatore si trova sotto procedura concorsuale, senza, quindi, aspettare l'iter della procedura stessa. 2) Per le procedure esecutive individuali, ai fini di esercitare il diritto alla detrazione, il Decreto Sostegni, stabilisce l'infruttuosità della procedura. Il cessionario ha dunque la facoltà di portare in detrazione ed emettere nota di variazione anche in caso di mancato pagamento del corrispettivo dovuto.

Le misure del Decreto Sostegni Bis dettate dalla pandemia

La crisi economica conseguente alla crisi sanitaria scatenata dalla pandemia di Covid-19 ha mietuto molte vittime nel mondo delle imprese. Infatti, oltre alle difficoltà finanziare ed economiche dovute alle ripetute restrizioni e lockdown, si sommano anche quelle derivanti, per ricaduta, dall'impossibilità di committenti e cessionari di onorare la situazione debitoria. Il Decreto Sostegni Bis, consapevolmente, consentendo il recupero IVA per le imprese colpite duramente dalla crisi economica. Nel corso del 2020, purtroppo, molti esercizi commerciali e molte attività d'impresa si sono trovate costrette a chiudere. Per cui la modifica introdotta dal Decreto sostegni bis assume, oggi, un importanza notevole, permettendo alle imprese fornitrici di un soggetto in crisi, per il quale sia stata avviata una procedura concorsuale, di emettere, una nota di variazione dell'IVA.

La nuova norma, dunque, interviene sul previgente articolo 26 del DPR 633/72. Sostanzialmente viene ripristinata la disciplina per il recupero dell'IVA relativa ai crediti inesigibili, in procedura concorsuale, introdotta dalla Legge di Stabilità del 2016, mai entrata in vigore per il subentrare della successiva Legge di bilancio del 2017.Infine le modifiche apportate dai legislatori risultano comunque essere conformi ai principi dell'ordinamento europeo. Per cui si può legittimamente affermare che, con il Decreto Sostegni Bis è possibile accordare il diritto alla riduzione della base imponibile IVA semplicemente evidenziando l'esistenza di una ragionevole probabilità che il debito contratto non venga saldato. Vediamo ora più specificatamente cosa prevede la norma, scendendo nel dettaglio.

La procedura prevista dall'art 18

L'articolo 18 del Decreto Sostegni Bis, che abbiamo fin qui commentato, dispone che ai fini dell'esercizio del diritto di detrazione, il cessionario è obbligato a registrare la variazione in diminuzione dell'IVA - nel registro dei corrispettivi o in quello delle fatture - nei limiti della detrazione operata. Resta, però, salvo il diritto alla restituzione dell'importo sborsato al prestatore come titolo di riavalsa. importante non dimenticare che, per effetto delle modifice contenute nel Decreto Sostegni Bis, l'obbligo di registrazione viene a mancare nel momento in cui la situazione d'insolvenza derivi da procedure concorsuali. In ultimo le nuove disposizioni prevedono che, se il corrispetivo è onorato a seguito di un esito positivo della procedura concorsuale, vengono meno gli obblighi di registrazione.

In questa circostanza, allora, il committente o cessionario che abbia registrato la variazione ha il diritto di portare in detrazione l'imposta corrispondente alla variazione in aumento. Ma c'è di più. La lettera e) dell'articolo 18 prevede, infatti, che anche nel caso di procedure esecutive individuali o di procedure concorsuali, le variazioni possano essere realizzate dal cessionario mediante apposite annotazioni in rettifica effettuate sul registro fatture, sul registro acquisti o su quello dei corrispettivi. Le novità introdotte dalle norme presenti nel Decreto Sostegni Bis, permettono dunque il recupero IVA per le imprese che, a causa di crisi, siano costrette a ricorrere alla procedura concorsuale per evitare il fallimento e la conseguente chiusura dell'attività.

Le novità del Decreto Sostegni Bis

La macchina legislativa italiana è, quindi, intervenuta in maniera importante per far chiarezza sulla disciplina delle note di variazione in diminuzione dell'IVA, nell'ambito delle procedure concorsuali e delle procedure esecutive individuali. In questo processo d'intervento, il legislatore nazionale ha tenuto conto della giurisprudenza precedente. Un'importante novità risiede, dunque nell'anticipazione del diritto di detrazione a un momento in cui il creditore non possiede, in effetti, alcuna certezza di vedere onerati i suo crediti. Tuttavia questa possibilità introduce anche un meccanismo di riequilibrio disponendo con il comma 5 - bis, che, in caso di successivo pagamento, sia esso parziale o integrale, il creditore sia obbligato a emettere un'apposita nota di variazione in aumento, come avevamo già accennato in precedenza.

Un norma che permette il recupero IVA per le imprese

Come abbiamo visto le novità introdotte dal Decreto Sostegni Bis, modifica e rendono più agili alcune normative sulla variazione in diminuzione dell'IVA in caso di procedura concorsuale di fallimento. Infine la riforma assicura chiaramente una protezione quasi immediata la creditore. Questi può avere anche versato un imposta elevata senza che il debitore abbia mai potuto recuperarla. Infine è bene ricordare che la nuova norma non specifica l'irrilevanza della partecipazione del creditore alla citata procedura concorsuale. In effetti la norma limita la sua portata e il suo valore alle sole procedure concorsuali che siano state avviate dopo la sua entrata in vigore. Comunque e in ultima analisi possiamo affermare che le novità introdotte siano d'accogliere con favore.

Foto: One srl


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